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Cronaca

Marijuana vera nel negozio di cannabis light, titolare rinviato a giudizio per spaccio

L'imprenditore era già stato condannato in quanto trovato in possesso di 610 grammi dello stupefacente nascosti nel retrobottega

Nuovi guai giudiziari per il noto commerciante riminese finito a processo per spaccio di stupefacenti dopo essere già stato condannato in primo grado per essere stato trovato nel suo negozio di cannabis light con della marijuana con tutto il principio attivo. L'imprenditore era finito in manette nel dicembre del 2019 quando un blitz dei carabinieri di Riccione nella sua attività commerciale aveva permesso di scoprire 6 etti di stupefacente a tutti gli effetti. A inchiodare il 58enne, difeso dall'avvocato Stefano Caroli, stato il via vai nello shop di giovani, tutti conosciuti dai militari dell'Arma come assuntori e che non si sarebbero mai accontentati della versione con una percentuale di Thc così bassa. Era quindi scattato il blitz con i carabinieri che avevano perquisito il negozio trovando,nel retrobottega, 610 grammi dello stupefacente già condezionati in dosi e pronti per lo spaccio oltre a tutto il materiale per il confezionamento e 800 euro ritenuti il provento delle precedenti cessioni. Per quella vicenda l'imprenditore era stato condannato in primo grado a 1 anno e 8 mesi, con la sospensione della pena e la difesa che era ricorsa in appello.

In seguito a quell'arresto, tuttavia, era andato avanti su un altro binario un secondo procedimento pernale che, olltre al 58enne, aveva implicato anche la commessa 22enne dell'attività ai quali gli inquirenti avevano addebitato vari episodi di spaccio anche nei confronti dei minorenni. Davanti al Gip del Tribunale di Rimini la ragazza è stata condannata in abbreviato a 6 mesi con la sospensione della pena mentre il negoziante è stato rinviato a giudizio.

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