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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Marzio Pecci: "Sanità garantita prima ai cittadini, basta con gli irregolari"

Nel programma la proposta di aumentare i servizi di cura a domicilio per anziani, disabili e malati, ma anche puntare sulla formazione, a partire dalle scuole

Sanità sociale ed educazione alla prevenzione sono i grandi temi affrontati sabato 14 maggio in un incontro con il candidato sindaco Marzio Pecci, Lega Nord, e dalla coalizione che lo sostiene alle prossime elezioni (Lega Nord, Uniti si Vince, Fratelli d’Italia, Forza Italia). A fare il punto sulla situazione e approfondire le proposte del programma il chirurgo Davide Manfroni, medico del 118, candidato al consiglio comunale per la Lega Nord. Il dottor Manfroni entra nel vivo della questione parlando di area vasta: "La sanità locale è delocalizzata, le decisioni importanti sono prese a Ravenna, sono stati creati percorsi super specializzati, come la cardiologia all'Infermi, ma sono tralasciati i servizi domiciliari ai cittadini".

Manfroni ricorda che siamo una popolazione "vecchia" e illustra i dati Istat: "Ogni 172,6 anziani ci sono 100 giovani, questo trend negativo si rispecchia anche nell'età media, circa 44 anni, e il dato sta aumentando. Inoltre, ogni 100 persone che lavorano 53 sono a carico".

Il candidato consigliere sottolinea l'importanza e la necessità dell'assistenza domiciliare, aumentata del 18,7% dal 2011 al 2015, passando solo a Rimini da 3630 pazienti a 4468, di fronte a una diminuzione di personale. Le persone seguite nelle loro dimore sono anziani non autosufficienti, disabili, pazienti con disturbi psichici o malati oncologici con gravi patologie. Pazienti che necessitano infermieri specializzati, medici specialisti, assistenti sociali, psicologi.

Nel programma per il tema sanità si punta ad aumentare le cure a domicilio e questo perché si riducono i costi legati all'ospedalizzazione, ma anche "perchè un paziente, quando possibile, se curato a casa propria facilmente guarisce prima e preserva la sua dignità. Quando ciò non è fattibile bisogna pensare a soluzioni alternative: residenze socio sanitarie, strutture sanitarie protette, abitazioni condivise, poche sul nostro territorio, strutture residenziali psichiatriche e cure palliative".

Altro aspetto al centro del dibattito è la formazione, l'importanza di organizzare corsi di primo soccorso nelle scuole, craere una mappatura dei defribillatori e campagne informative", chiosa Manfroni.

Battuta finale a Marzio Pecci che ribadisce la priorità per i residenti: "Dobbiamo garantire prima i cittadini, soprattutto anziani e bambini, non si può andare avanti a fornire servizi agli irregolari, anche su questo bisogna trovare il modo di recuperare le risorse dai loro Paesi di provenienza".

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