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Cronaca

Mascherine chirurgiche "firmate" con le griffe taroccate

Scoperta dalla Finanza un'azienda aperta nonostante il decreto anticontagio che produceva i dispositivi di protezione con marchi falsi

Essere alla moda anche durante l'epidemia poteva essere un bel business e, proprio su questo, ha puntato un imprenditore che ha iniziato a stampare loghi e marchi delle più note aziende fashion su delle mascherine chirurgiche. L'uomo, titolare di una serigrafia, è stato controllato dalla Guardia di Finanza che doveva accertare la riconversione imprenditoriale così come dichiarato alla Prefettura. Le Famme Gialle hanno scoperto così che, se nella realtà, stava confezionando delle mascherine chirurgiche l'uomo applicava alle stesse le griffe più importanti del panorama mondiale. Gucci, Dior, Prada, Balenciaga, Saint Laurent, Supreme, Givenchy, VLTN, Dsquared, Juventus. Tutti marchi perfettamente riprodotti e stampati sui dispositivi di protezione che, così, venivano trasformati in accessori fashion.

Al termine degli accertamenti, i militari della Finanza hanno denunciato a piede libero sia l'imprenditore che il committente della merce. Entrambi dovranno rispondere di contraffazione dei marchi, aggravato da modalità imprenditoriali, e sono stati sequestrati 126 stencil con altrettante griffe, una stampante e l’hard disk di un computer contenente i files dei marchi da riprodurre. Il titolare della serigrafia è stato anche verbalizzato in ottemperanza alle vigenti norme in tema di Covid-19 e segnalato di conseguenza alla Prefettura di Rimini.

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