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Cronaca

Accusato di aver massacrato la moglie con un mattarello, a processo per tentato omicidio

La vittima aveva riportato gravi lesioni finendo al pronto soccorso da dove era stata poi dimessa con una prognosi di 60 giorni

Una feroce lite in famiglia con lei, una 36enne di origini albanesi, massacrata di botte dal marito che con un mattarello le aveva procurato gravi lesioni oltre a strapparle i capelli. L'uomo, un connazionale 41enne, era stato arrestato dalla polizia dopo che era fuggito dall'appartamento dove aveva picchiato a sangue la moglie e accusato di tentato omicidio. Nella giornata di mercoledì, davanti al gup Vinicio Cantarini con rito abbreviato, il pubblico ministero Davide Ercolani ha chiesto la condanna a 14 anni per il marito violento difeso dagli avvocati Umberto De Gregorio e Massimiliano Orrù. La 41enne si è invece costituita parte civile con l'avvocato Fiorenzo Alessi così come l'Associazione Gens Nova con l'avvocatessa Elena Fabbri. La sentenza è attesa per il 17 febbraio.

La vicenda risale allo scorso 22 ottobre quando, alla polizia di Stato, era arrivata la segnalazione di alcuni residenti che avevano sentito delle grida d'aiuto provenire da un appartamento e di aver visto una donna che scappava col volto insanguinato. Sul posto erano accorse due Volanti e, gli agenti, si erano trovati davanti l'abitazione messa a soqquadro, sul tavolo della cucina un mattarello in legno sporco di sangue oltre a uno smartphone distrutti e i capelli strappati alla vittima. E' stato chiesto l'intervento del 118 coi sanitari che si erano occupati della vittima la quale, tra le lacrime, aveva spiegato al personale della Questura di essere stata aggredita dal marito, un 41enne albanese, completamente ubriaco che l‘aveva colpita ripetutamente e in maniera molto violenta in varie parti del corpo con l'attrezzo da cucina il tutto davanti ai figli minorenni.

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