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Cronaca

Massacrò la moglie con un mattarello, condannato per tentato omicidio

Dopo la feroce lite domestica davanti ai figli minorenni l'uomo scappò di casa venendo poi arrestato dalla polizia

Una feroce lite in famiglia con lei, una 36enne di origini albanesi, massacrata di botte dal marito che con un mattarello le aveva procurato gravi lesioni oltre a strapparle i capelli. L'uomo, un connazionale 41enne, è stato condannato dal gup Vinicio Cantarini con rito abbreviato a 8 anni e 10 mesi, 14 quelli chiesti dal pubblico ministero Davide Ercolani, che ha riconosciuto l'accusa di tentato omicidio nei confronti dell'imputato difeso dagli avvocati Umberto De Gregorio e Massimiliano Orrù. La 41enne si è invece costituita parte civile con l'avvocato Fiorenzo Alessi così come l'Associazione Gens Nova con l'avvocatessa Elena Fabbri.

La vicenda risale allo scorso 22 ottobre quando, alla polizia di Stato, era arrivata la segnalazione di alcuni residenti che avevano sentito delle grida d'aiuto provenire da un appartamento e di aver visto una donna che scappava col volto insanguinato. Sul posto erano accorse due Volanti e, gli agenti, si erano trovati davanti l'abitazione messa a soqquadro, sul tavolo della cucina un mattarello in legno sporco di sangue oltre a uno smartphone distrutti e i capelli strappati alla vittima. E' stato chiesto l'intervento del 118 coi sanitari che si erano occupati della vittima la quale, tra le lacrime, aveva spiegato al personale della Questura di essere stata aggredita dal marito, un 41enne albanese, completamente ubriaco che l‘aveva colpita ripetutamente e in maniera molto violenta in varie parti del corpo con l'attrezzo da cucina il tutto davanti ai figli minorenni.

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