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Cronaca

MasterChef, l'avventura di Samuele prosegue nelle Langhe

Il cuoco amatoriale di San Marino dovrà dimostrare le proprie capacità organizzative in cucina, elemento fondamentale per lavorare in un grande ristorante

 Per essere un grande chef servono anche organizzazione e razionalità, per fare un buon piatto bastano pochi ingredienti e qualche utensile. È questo il “mantra” che i cuochi amatoriali di MasterChef dovranno adottare in occasione della Mystery Box di domani, giovedì 14 febbraio. Gli aspiranti chef, tra cui il sammarinese Samuele Cesarini, dovranno così dimostrare le proprie capacità organizzative in cucina, elemento fondamentale per lavorare in un grande ristorante. E a seguire, per la prova dell’Invention Test saranno chiamati a rivisitare con creatività e fantasia uno degli abbinamenti di sapore più classici e succulenti.

La MasterClass si trasferirà quindi - insieme ai giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli - nel cuore delle Langhe: la prova in esterna di questa settimana si svolgerà nel giardino del Castello di Grinzane Cavour, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità insieme ai paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato. È la patria del vino (nel Castello Camillo Benso conte di Cavour vinificò per la prima volta il Barolo, ma in questi vigneti si concentra una delle più grandi produzioni al mondo) e del Tartufo Bianco d’Alba: proprio per questo, il lavoro delle due brigate in cui saranno divisi gli aspiranti chef – che dovranno preparare due menu liberi utilizzando ingredienti e vini della zona – sarà giudicato proprio dai produttori vinicoli e dai Trifulau, i cercatori di tartufo. La squadra che otterrà meno voti tornerà nella cucina di MasterChef Italia per affrontare il Pressure Test.

MasterChef 2019, l'avventura di Samuele

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