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Cronaca

Il maxi cantiere parte tra dubbi e perplessità. "Bene le rotonde, ma nel quartiere il traffico prevarrà"

A cantiere definitivo via Montescudo diventerà a senso unico, due corsie, verso monte e i cittadini temono che in questo contesto via Triso e via Coriano, oltre a via Metauro, diventeranno una trappola con i tir a congestionare il traffico

Finalmente le rotonde. Attese e desiderate da tutti. I cittadini sono avvisati e consapevoli, dovranno dotarsi di una notevole dose di pazienza, perché nella notte tra il 16 e 17 marzo saranno al centro di quella che si può definire un’autentica rivoluzione della viabilità riminese. Venerdì sera (11 marzo) i residenti del Villaggio Primo Maggio hanno trascorso, alle scuole elementari, tutta la serata con il sindaco Jamil e i suoi assessori: un confronto costruttivo e schietto, durato oltre due ore. Un dialogo con i cittadini, finalmente in presenza, che è stato molto apprezzato. La sintesi della serata si può descrivere così: tutti felici e contenti delle due rotonde e di una Statale 16 finalmente più sicura e scorrevole, ma prevalgono forti dubbi e perplessità sul futuro del quartiere che a detta di molti “resterà imprigionato nel traffico”.

Di sicuro l’amministrazione Sadegholvaad ha dei grandi pregi. La volontà e la capacità di dialogare con i suoi cittadini. E di spiegare una visione chiara, anche se il progetto giunto finalmente al suo battesimo dovrà convincere tanti scettici. “Se prima stavamo in fila mezz’ora, ora per andare a lavorare ci vorrà un’ora”, dice una cittadina durante l’assemblea. Saranno mesi difficili, il sindaco non si è nascosto dal dire che soprattutto durante i primi giorni le ruspe “creeranno scompiglio e avremo disagi notevoli. Ma alcuni a questo progetto non ci credevano nemmeno più”.

Jamil Sadegholvaad villaggio I maggio-2

I dubbi del Villaggio Primo Maggio

Le rotonde sono quasi all’unanimità approvate. Questa è la sensazione emersa in assemblea pubblica. Ma secondo molti sarà la viabilità interna, a monte dell’Adriatica, a trasformarsi in un nodo spinoso. “Occorreva una strada di rinforzo, una bretella in grado di unire la via Montescudo con la complanare di San Marino, un tema discusso con le passate amministrazioni e poi finito nel dimenticatoio”, riferiscono alcuni cittadini. Un raccordo, a monte dell’Adriatica, consentirebbe un collegamento alternativo non solo con San Marino, ma anche per l’accesso al casello di Rimini Sud. “Una soluzione che andrebbe a diminuire il carico sulle vie del quartiere”, si sente dire. A cantiere definitivo via Montescudo diventerà a senso unico, due corsie, verso monte e i cittadini temono che in questo contesto via Triso e via Coriano, oltre a via Metauro, diventeranno una trappola con i tir a congestionare il traffico. Inoltre c’è il tema dei residenti delle vie Arno, Ticino e Reno che per raggiungere la Statale dovranno fare un tratto di strada più lungo rispetto all’attuale. La portata dell’intervento si potrà capire solo a cantiere ultimato: secondo l’amministrazione la maxi rotonda consentirà al traffico di essere molto più scorrevole e di allievare molti problemi.

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Un dialogo sincero e costruttivo

La giunta ha annotato sul taccuino proposte e indicazioni. Jamil si conferma un sindaco che ama stare tra i suoi cittadini. Con semplicità, comprensione e anche una buona dose di pazienza. Consapevole che il disagio ci sarà, come però ha sempre detto chiaro e tondo durante tutta la sua campagna elettorale. Due anni di cantieri, sull’arteria principale della città, sono impattanti. “Non mi nascondo dietro un dito – torna a ribadire il primo cittadino -, ma ci saranno tanti passi in avanti, a partire dal collegamento ciclopedonale, finalmente ricuciamo la frattura generata dalla Statale sul nostro territorio”. A entrare nei particolari della viabilità l’assessora Roberta Frisoni supportata dal collega dei Lavori pubblici Mattia Morolli. A loro il compito di spiegare l’iter progettuale, accompagnati da tecnici e ingegneri.

Cosa cambia da giovedì

Bisognerà ragionare a step. Fino al 17 maggio i lavori riguardano la posa degli scatolati prefabbricati per la nascita del primo di cinque sotto passi sull’Adriatica. In pratica la Statale verrà tagliata in due. Per questo resterà chiusa. Chi si dirige da Riccione verso Ravenna non avrà deviazioni, ci sarà il bypass. Mentre chi arriva da Ravenna in direzione Riccione dovrà utilizzare la viabilità interna, tutto il traffico sarà dirottato su via Coriano (che solo in sede di cantiere diventa a senso unico) per poi defluire sulla via Rodriguez dopo aver girato attorno al Colosseo. Chi proviene da Coriano o da monte, è il consiglio fornito durante la serata, provi a ragionare su possibili percorsi alternativi in base alla destinazione. Questo sarà il quadro della viabilità fino al 17 maggio, momento in cui partirà la seconda fase con la realizzazione a spicchi, un tratto alla volta, della prima rotonda. Il cantiere proseguirà almeno fino a ottobre. Ma a ridosso dell’estate ci sarà un nuovo aggiornamento sull’evoluzione della viabilità. Nel frattempo assicurata una task force di forze dell’ordine per regolare il traffico e l’impegno di valutare delle migliorie per il quartiere, a partire da una futura direzione obbligatoria a destra per chi uscirà da via Metauro e possibili soluzioni per ridurre la velocità e la messa in sicurezza di via Montescudo.

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