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Cronaca

Medico incapace di intendere e volere non diagnosticò un tumore al seno

La paziente morì in seguito al cancro, per il professionista i legali della vittima e il pubblico ministero si sono accordati per il non luogo a procedere

Era affetto, a sua insaputa, di una grave malattia neurodegenerativa il medico oggi 70enne che non si accorse di un tumore al seno di una sua paziente 50enne che poi morì a causa del cancro. La vicenda risale al 2018 quando la donna si rivolse al professionista, che lavorava in una struttura privata il quale non dette peso al nodulo che si rivelò maligno portando al decesso la donna. Per quella morte i famigliari della vittima avevano presentato un esposto in procura per poi costituirsi parte civile nei confronti della clinica dove il medico lavorava. L'avvocato del professionista, Alessandro Pierotti, aveva però presentato al gip una serie di certificati medici dai quali era emerso come il sanitario già dal 2012 era seriamente malato anche se a sua insaputa. La perizia di un medico legale, inoltre, aveva accertato come nel 2018 all'epoca della visita il dottore per questi motivi non era più in grado di svolgere il proprio lavoro ed era incapace di intendere e volere. Un'ulteriore perizia, fatta dal consulente del pubblico ministero, aveva inoltre evidenziato come il tumore della 50enne fosse già in uno stato avanzato e che anche se fosse stato diagnosticato in quella visita difficilmente la donna avrebbe potuto salvarsi. Alla luce di quanto emerso, tutte le parti si sono accordate col pubblico ministero per il non luogo a procedere nel processo penale a carico del 70enne le cui condizioni di salute nel frattempo sono ulteriormente peggiorare. I famigliari della vittima, tuttavia, potranno decidere se continuare in sede civile con richiesta di risarcimento sia nei confronti della struttura che del medico.

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