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Cronaca

Mensa nelle scuole elementari, Morolli: "Attenzione a qualità, bio, occupazione e tutela ambiente”

Più di duemila pasti direttamente in classe, con piatti di porcellana. L'assessore:”Più costi, ma non per le famiglie"

È iniziata questa mattina per più di duemila studenti delle scuole elementari riminesi il servizio di mensa scolastica. Con loro, oggi, anche l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, che ha voluto verificare di persona il funzionamento delle mense delle scuole riminesi, fermandosi a pranzo in quella della scuola primaria “Flavia Casadei” di Viserba. I pasti serviti da questa mattina nelle elementari si aggiungono a quelli già consumati dalla settimana scorsa nelle scuole materne (circa 1.800 al giorno), raggiungendo la quota complessiva di 3.800  pasti serviti ogni giorno nelle mense scolastiche riminesi.

Tante le novità apportate per il rispetto delle normative sanitarie e comportamentali di contrasto al Covid 19. Su tutte, la scelta riminese di servire il pasto direttamente in classe, su un unico piatto di porcellana appositamente preparato per ospitare tutte le pietanze. Un servizio più complesso e costoso, ma con alcune importanti annotazioni. Primo, il costo aggiuntivo non ricadrà sulle tasche delle famiglie ma sarà coperto dal Comune di Rimini. Secondo, si tratta di risorse che avranno importanti ricadute occupazionali ed ambientali, in quanto prevede più personale impiegato per portare le pietanze direttamente in classe e per il lavoro di preparazione e pulizia, evitando il più possibile l’utilizzo della plastica. Nello specifico si tratta di dodici assunzioni in più da parte delle ditte appaltatrici per svolgere il servizio nelle nostre scuole,  e dell’aumento del monte orario a disposizione per svolgere le mansioni previste.

“Soprattutto – spiega l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli -  si tratta di un aumento di costi che non ricadrà nelle tasche delle famiglie, ma sarà interamente sostenuto dal Comune di Rimini. Un investimento importante nella convinzione che mai come oggi sia necessario sostenere tutte le famiglie con i diversi servizi del diritto allo studio, per permettere a tutti un ritorno in classe il più sereno e proficuo possibile, mantenendo inalterato il calendario dell’offerta. Un accordo sviluppato insieme ai referenti mensa delle scuole, alle ditte Gemeaz e Dussmann e all’Ausl, con cui, già da giugno, abbiamo cominciato ad interrogarci su come cambiare il servizio mensa scolastico per recepire al meglio le nuove direttive sanitarie ed essere pronti già a settembre. Grazie a questo lavoro, oggi “inauguriamo” un nuovo servizio, migliorato, attento al bio, all’occupazione e all’ambiente, e in linea con i migliori parametri di sicurezza e sanità”.

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