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Cronaca Centro / Largo Antonio Gramsci

Trasferimento del mercato ambulante: parte l’assegnazione dei posteggi

Compie un nuovo passo avanti così il progetto per il trasferimento dei mercati settimanali di Rimini, parte del programma di riqualificazione di piazza Malatesta e di riqualificazione, valorizzazione, promozione di un’area urbana della città con eccellenze quali Castel Sismondo e il restaurato Teatro Galli

Comincia da mercoledì per terminare l’8 ottobre il calendario per l’assegnazione in ordine di graduatoria agli operatori aventi titolo dei posteggi all'interno della nuova area mercatale di piazzale Gramsci – via Castelfidardo, sia per il mercato del mercoledì (377 i non alimentari a cui si aggiungono 21 alimentari) e per quelli del mercato del sabato (370 più 20). Nei giorni scorsi sono stati posizionati i nuovi landmark per indicare la nuova “area grandi mercati” del centro storico. Pannelli informativi posizionati in prossimità e ideati per rendere ancora più immediata la nuova dislocazione dell’area mercatale.

Compie un nuovo passo avanti così il progetto per il trasferimento dei mercati settimanali di Rimini, parte del programma di riqualificazione di piazza Malatesta e di riqualificazione, valorizzazione, promozione di un’area urbana della città con eccellenze quali Castel Sismondo e il restaurato Teatro Galli. Un progetto complesso che si è posto come obiettivo non solo il trasferimento fisico dei banchi del mercato ma come questi si armonizzassero nella miglior maniera possibile con la zona del nuovo insediamento. Un’analisi a tutto campo, che ha tenuto conto della realtà attuale lì insediata e delle migliori soluzioni per farle coesistere nelle due giornate settimanali di mercato sotto tutti i profili: dalle nuove soluzioni viabilistiche, parcheggi e trasporto pubblico compresi, alle esigenze dei residenti e, naturalmente, anche delle quattro scuole che lì gravitano, con tutte le relative problematiche a cui si è cercato di dare soluzione.

In tal senso, anche in relazione alle osservazioni e richieste avanzate dalla dirigente dell'Istituto Comprensivo Statale “Centro Storico”, si evidenzia come tra questi il tema della sicurezza sia stato uno dei primi al centro dell’attenzione del nuovo progetto di trasferimento del mercato ambulante proprio per l’obiettivo dell’intero progetto di armonizzare non solo il trasferimento fisico dei banchi del mercato ma l’intera area del nuovo insediamento, attività scolastiche comprese.

I progettisti fanno infatti notare come l'osservazione di maggior rilievo della dirigente scolastica sia costituita dalla tesi secondo cui in caso di emergenza - ad attività mercatale in corso - gli spazi che residueranno disponibili come via di esodo delle scolaresche siano insufficienti alle necessità del caso, questo perché i posteggi dei commercianti occuperanno il parcheggio pubblico a fianco della scuola ed alcuni saranno a fronte dei due cancelli principali. Una tesi infondata, poiché se la presenza delle bancarelle del mercato da un lato surroga come ingombro fisico la presenza degli autoveicoli nel parcheggio, dall'altro la “funzione mercato” crea l'effetto di trasformare un'area destinata alla circolazione e alla sosta dei veicoli in una superficie totalmente pedonalizzata in cui è precluso anche il traffico dei cicli, per i quali vi è l'obbligo di essere condotti a mano dai relativi utilizzatori. Quindi, in presenza del mercato, l'area di parcheggio permane nelle condizioni di praticabilità che le sono attualmente riconosciute, con la miglioria che le deriva dall'essere trasformata in un'area pedonale urbana per tutto il tempo di svolgimento del mercato. Laddove poi fosse ritenuto opportuno disporre di un maggiore spazio a fronte del marciapiede su cui aggettano i cancelli della scuola, vi è comunque l'assoluta disponibilità a verificare ogni possibile soluzione poter raggiungere l'obiettivo, eventuualmente anche attraverso un'appropriata ricollocazione dei posteggi.

Una seconda osservazione riguarda l’insufficienza del marciapiede pubblico circostante la scuola nel consentire la gestione delle “normali attività di entrata ed uscita dalle scuole Panzini”, tanto da rendere “ingestibile qualunque uscita delle classi per visite guidate e altre attività sul territorio”. Un'affermazione che lascia alquanto perplessi, poiché starebbe a significare, laddove corrispondesse al vero, che tali attività vengono ordinariamente poste in essere interessando la pubblica via, ossia ponendo in essere azioni che contrastano con la disciplina del codice della strada ed anche con le più elementari norme di sicurezza. Si ha motivo di ritenere, pertanto, che le cose non siano propriamente come descritte e che l'uso del marciapiede predomini sempre e comunque in qualsiasi circostanza ordinaria.

La soluzione che viene infine richiesta, essendo rivolta a mantenere libera e percorribile la strada di fronte alla scuola, purtroppo risulta del tutto inconciliabile con la nuova funzione di mercato che dovrà essere insediata in quei luoghi, in quanto la permanenza del traffico veicolare nel cuore dell'area mercatale costituirebbe un pericolo per la sicurezza dei cittadini che ne utilizzano gli spazi pedonali. “Noi andiamo avanti ricorsi o no – ha commentato l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad – ma dispiace doversi confrontare più che sulle cose utili da fare comunemente su aspetti pretestuosi. Ognuno, naturalmente, è libero di dire e fare ciò che vuole ma trovo deprecabili alcuni critiche avanzate anche oggi dalle associazioni degli ambulanti. Anche perché il disegno finale del nuovo mercato ambulante ha raccolto la quasi totalità delle richieste avanzate dalle associazioni stesse anche in sede istituzionale come la commissione consiliare che trattò nelle settimane scorse il tema.

La ricollocazione del mercato ambulante per noi si inserisce nell'articolata serie di progetti e iniziative che l'amministrazione comunale ha pianificato e messo in atto per riqualificare e promuovere il centro storico come area d’eccellenza, in grado di fungere da catalizzatore di relazioni, di cultura, di valorizzazione del patrimonio storico e artistico, dei commerci. Affermare che la sede “storica” del mercato ambulante abbia le caratteristiche fondamentali per un mercato ambulante, dove una persona non può essere soccorsa, è arrampicarsi sugli specchi, così come ritenere che uno spazio straordinario della Città e della sua storia debba continuare a essere un parcheggio. Una prospettiva che per noi resta inaccettabile.” 

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