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Cronaca

Mercato 2.0 in stile spagnolo. Dalla demolizione al sogno di diventare il cuore pulsante della città

Gli operatori si confrontano, prossimi mesi decisivi per capire gli sviluppi del progetto. Intanto si immagina una tensostruttura provvisoria per ospitare i banchi durante la nascita dei cantieri

Rimini vuole la sua Boqueria. Come su La Rambla a Barcellona. Non solo un capannone dove acquistare pesce, carne e frutta. Molto di più: il mercato deve tornare a essere il cuore della città, un luogo da vivere, all’insegna dell’innovazione e della tradizione. A queste condizioni l’assemblea degli operatori, come emerge dall’ultimo incontro dello scorso 16 febbraio, esprime parere unanime. Disco verde: “Andiamo avanti con una nuova idea di mercato, il progetto piace a tutti”. Ma a delle condizioni che devono essere ben chiare sin dal principio: “Sostenibilità, prodotti locali protagonisti e tutele di salvaguardia per chi oggi opera nei posteggi”.

Se ne parla da tempo. Ma il tema ora si è fatto caldissimo: gli operatori sono entrati nel merito solo qualche giorno fa. Mettendo sul piatto criticità e prospettive. I prossimi mesi saranno decisivi. Per il progetto. “Il proponente c’è, l’amministrazione ci crede, i tempi non sono ancora precisissimi ma il project finance va avanti”, spiega Andrea Fabbri, presidente del Consorzio Operatori del Mercato Coperto. Tra gli operatori la voce è una sola, “la scommessa è avere il nuovo mercato pronto tra quattro anni”.

Gli operatori ci credono: ok al nuovo mercato, ma con sostenibilità e tradizione

Fisicamente il proponente sarebbe la Reco Spa di Pesaro. Entro la fine dell’anno c’è chi è pronto a scommettere che si andrà a bando. Non sarà una passeggiata, perché il progetto è ambizioso. Già si studia una tensostruttura dove andare a trasferire, provvisoriamente, il mercato coperto quando ci sarà il cantiere: due anni prendendo in prestito o il piazzale di fianco al Settebello oppure piazzale Gramsci. “Sono solo le prime ipotesi, ma la riflessione è avviata – conferma il presidente Fabbri -, di sicuro se partono i lavori verranno tutelati tutti i posti di lavoro con una soluzione di transizione”.

Le opinioni - "Ok a una nuova idea di mercato, ma nel segno di sostenibilità e tradizione"

Il progetto è di impatto. Perché l’intenzione è quella di demolire completamente l’attuale Mercato Coperto per poi ricostruirlo. Molto diverso da oggi: il progetto di massima prevede due piani di attività, una struttura probabilmente in legno e acciaio. “Gli operatori sono favorevoli – spiega Fabbri -, ma con costi sostenibili e attenzione dei prodotti. I prossimi mesi saranno decisivi per capire come si evolverà e se si sblocca l’iter”.

Il Mercato Coperto ha punti di forza unici, come il settore ittico e il fatto che è annesso a un supermercato. In tutto ci sono 110 posteggi e operano 95 aziende. Il mercato dà lavoro a oltre 200 addetti. “Attendiamo la presentazione del progetto, con l’assessore Magrini siamo in costante dialogo, poi logicamente il tema dovrà essere prima vagliato dal consiglio comunale. Il polo commerciare può di sicuro essere valorizzato, diventare un’attrattiva anche per i turisti, la partita è tutta da giocare ed è solo all’inizio”, conclude Fabbri.

Mercato Coperto Presidente Andrea Fabbri

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