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Cronaca

Metromare fermo al palo ed Erbetta va all'attacco: "Costi troppo alti per la ripartenza"

"Si sono spesi circa 100 milioni di euro per un'opera che doveva sostituire la linea 11 ma che invece sarà un doppione con aggravio dei costi"

Il futuro del Metromare al momento è offuscato dal lungo periodo di emrgenza coronavirus e tutto è fermo al palo. Come spiegato dal presidente della provincia Riziero Santi sulla stampa locale i mezzi ufficiali arriveranno a breve dal Belgio e inizierà l’omologazione che prevede anche l’utilizzo del percorso. Una stima sulla tempistica non risulta facile, ma Santi auspica che il servizio torni operativo tra la fine dell'estate e l'autunno. Intanto, la tratta Rimini e Riccione sarà coperta dalla vecchia linea 11.

E sulla vicenda Metromare torna all'attacco il consigliere di Rinascita Civica Mario Erbetta che sottolinea: “La telenovela del Metromare continua”, che ipotizza dietro l’inaugurazione di novembre con mezzi provvisori una mossa elettorale per le imminenti Regionali. Erbetta affonda poi ricordando le critiche relative alla sicurezza  e i "due incidenti a Capodanno e i ricorsi al prefetto".

Continua il consiglierei: "A metà  febbraio prima del blocco per il Coronavirus veniamo a sapere dal nostro Presidente della Provincia che non solo non è arrivato nessun mezzo (13 milioni di euro per 9 autobus), ma che non si sa quando arriveranno e che comunque la linea 11 in ogni caso rimarrà in essere anche a pieno regime del Metromare perché ci si è resi conto che la sostituzione della stessa risulta impensabile vista la distanza del Metromare dalla costa. Il due Giugno sempre il Presidente della Provincia comunica che non sono ancora arrivati gli autobus dal Belgio, che si spera arrivino a giorni e che comunque dato che dovranno fare i collaudi (come era ben evidenziato negli atti e dalla mia persona) non saranno disponibili fino all'autunno. Per cui: questa estate niente metromare (neppure con mezzi provvisori) e linea 11 attiva che comunque rimarrà tale per molto tempo. Quindi, si sono spesi circa 100 milioni di euro per un'opera che doveva sostituire la linea 11 ma che invece alla prova dei fatti sarà un doppione con aggravio dei costi a km che Start chiederà al Comune di Rimini, con il rischio che per fare quadrare i conti si riducano le corse verso le periferie della citta'. Se poi pensiamo che a causa del coronavirus gli autobus potranno viaggiare solo al 30% della capienza per il distanziamento necessario si capisce che  il metromare così come è stato pensato se si attivasse prima della fine dell'emergenza della pandemia avrebbe dei costi difficilmente sostenibili dalle casse comunali.

Ma se avessimo aspettato a inaugurare la struttura con l'arrivo degli autobus dal Belgio non sarebbe stato meglio? Per inaugurare a fine novembre la struttura in modalità provvisoria abbiamo speso oltre 400.000 euro ed è stato solo un favore elettorale a Bonaccini. Oggi la struttura è ferma, non si sa quando riaprirà, non si sa quando arriveranno gli autobus dal Belgio e non si sa neanche se basteranno alla luce delle regole del distanziamento per il Coronavirus. Un classico caso all'italiana dove a pagare sono sempre i cittadini".

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