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Cronaca

Metromare, la ministra De Micheli e Bonaccini ospiti all'inaugurazione

Innovazione e tecnologia in un tracciato che unisce Rimini e Riccione: tutto quello che c'è da sapere e tutti i numeri del Metromare

La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, insieme al Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, inaugureranno sabato 23 novembre il Metromare. Insieme a loro prevista la presenza del Presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi, dei Sindaci di Riccione Renata Tosi e di Rimini Andrea Gnassi, dell’Amministratore Unico di PMR Massimo Paganelli e del Presidente di Start Romagna Roberto Sacchetti. All’insegna del claim Passaparola. Prova Metromare il programma prevede alle 13.30 il taglio del nastro al capolinea della stazione di Riccione e poi il trasferimento sui bus lungo le 15 stazioni verso il capolinea di Rimini. Alle 14.30, nella struttura allestita al Bike Park di fronte alla stazione ferroviaria si terranno gli interventi delle autorità e gli invitati concluderanno l’inaugurazione con un brindisi.
Nel frattempo, dalle 15.30, Metromare accoglierà gratuitamente tutti coloro che vorranno utilizzarlo.

L’infrastruttura rappresenta un contributo rilevante del ridisegno della mobilità sul territorio, per connettere in modo comodo, economico e con grande risparmio di inquinamenti, le due città più grandi della Provincia di Rimini, poli internazionali dell’industria turistica. Uno dei plus del Metromare è anche quello della sua posizione più baricentrica fra area urbana e area turistica, garantendo una direttrice in grado di intercettare anche una nuova utenza.

Innovazione e tecnologia
La particolarità del Metromare, che lo rende un unicum, è la contemporanea presenza di vari elementi: la corsia dedicata per i bus, la trazione elettrica, la gestione programmata delle fermate.
Non esiste in Europa un sistema così congegnato, chiamato nel settore BRT Bus Rapid Transit e che invece trova applicazione per lo più in Asia o in Sudamerica.
Il veicolo ExquiCity18T che viaggerà sulla rotta del Metromare nella sua configurazione definitiva è realizzato dall’A.T.I. composta dalla ditta belga Van Hool e tedesca Kiepe Electric GmbH; è un mezzo a due casse (lunghezza 18,60 m), di larghezza 2,55 m, a pianale ribassato in modo tale da costituire in fermata un unico piano con le banchine. L’Equicity18T è predisposto ed è in grado di utilizzare il sistema di guida assistita di tipo ottico della Ditta Siemens Matra per favorire le fasi di accosto alle banchine di fermate attualmente in esercizio in realtà europee e, in Italia, nel sistema di Bologna.
Il veicolo è inoltre equipaggiato con un sistema di ausilio all’esercizio costituito da apparati elettronici di bordo in grado di interfacciarsi con le installazioni a terra per garantire la regolarità e la sicurezza dell’esercizio nelle tratte a singola via di corsa. A fornire il sistema, la Project Automation, azienda di Monza nota in tutto il mondo per la sua qualità produttiva. In accordo con il Gestore del Servizio e con l’approvazione degli uffici competenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per il Trasporto Pubblico Locale, saranno studiati appositi spazi per il contenimento delle biciclette a bordo.
 

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Il motore
L’infrastruttura nella sua conformazione definitiva, con l’arrivo dei mezzi attesi, avrà il suo ‘motore’ in un impianto di trazione di tipo filoviario in continuità con la storica linea 11 in esercizio sin dal 1939. L’impianto è equipaggiato da 3 cabine di trasformazione elettrica 15 kVca / 750 Vcc, telecontrollate da remoto, con doppio gruppo di trasformazione elettrica da 890 kVA ciascuno in grado di garantire le potenze necessarie al funzionamento dell’infrastruttura TRC nei diversi scenari di esercizio.  Le rotatorie intermedie delle Fermate Toscanini e Miramare Station permetteranno di dividere l’impianto di trazione in tre sezioni elettricamente indipendenti attraverso sezionatori con apertura sottocarico. La linea di contatto sarà alimentata ad una tensione nominale di 750 Vcc costituita da conduttori in rame elettrolitico posizionata ad una altezza media di 5,0 metri dal piano stradale. La direzionalità della linea di trasporto sarà garantita nelle rotatorie intermedie di Chiabrera e di Cavalieri di Vittorio Veneto da scambi convergenti e divergenti a filo continuo. Interventi a cura di Colas Rail.
 
Gli impianti di ausilio all'esercizio
L’infrastruttura è equipaggiata con sistemi di ausilio all’esercizio governati da remoto da un Posto Centrale di Controllo e la cui rete di telecomunicazione viaggia interamente su fibra ottica.
Il segnalamento del veicolo alle estremità delle tratte a singola via di corsa avviene con un doppio sistema di spire (spire di trasmissione in grado di instaurare una comunicazione bi-direzionale con gli apparati bordo e spire elettro-induttive di massa) che attivano i dispositivi di segnalazione luminosa (lanterne stop/go e prenotato nonché gli attraversamenti semaforici pedonali in fermata). Il sistema di localizzazione e di controllo dell’esercizio è garantito dal sistema di comunicazione induttivo a corto raggio dalle spire di trasmissione presenti in fermata e dal sistema GPS presente a bordo che permette la localizzazione nelle aree al di fuori delle zone di fermata.

Completano i sistemi di ausilio all’esercizio il sistema audio/video attraverso pannelli a messaggio variabile per le informazioni all’utenza, il sistema di diffusione e comunicazione audio e di video sorveglianza in fermata ivi comprese le colonnine di emergenza per le chiamate al centro. Interventi a cura di Project Automation Spa.

Alcuni numeri sul Metromare

Per realizzare il Metromare sono state necessarie 1.829 giornate, circa 15.000 ore le ore di lavoro. Mediamente, il cantiere ha visto la presenza di 40 lavoratori all’opera, per un totale complessivo di circa 600.000 uomini/ora.
Sono stati movimentati 120.800 mc di sottofondi, stesi 92.000 mq di pavimentazioni (15.000 mc). Altri materiali per 25.000 tonnellate sono stati utilizzati nelle opere, 42.000 i mc di calcestruzzo, 4.850 le tonnellate di acciaio per le armature, impiegati 16.000 mt lineari di New Jersey, 54.000 metri lineari di contatto in rame, 60.000 metri lineari di cavidotti interrati. Si è intervenuti su 13.500 metri lineari di reti sottoservizi, manutenuti o implementati, e realizzati 1.300 pozzetti di ispezione.

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