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Cronaca Strada Statale 16 Adriatica

Appuntamento al buio si trasforma in minaccia: terrore per un 35enne

Aveva 'abbordato' una bella mora su un noto social network e le aveva concesso un appuntamento al buio a Cesenatico. Protagonista della storia è un imprenditore di 35 anni di Rimini

Aveva 'abbordato' una bella mora su un noto social network e le aveva concesso un appuntamento al buio a Cesenatico. Protagonista della storia è un imprenditore di 35 anni di Rimini, venditore di oggetti su internet. Ma quando si è presentato all'incontro, mai si sarebbe aspettato di essere stato attirato in una vera e propria trappola. Ad attenderlo, infatti, non vi era alcuna ragazza prosperosa bensì una moto di grossa cilindrata con a bordo due persone, una delle quali lo ha avvicinato con fare minaccioso, mostrandogli qualcosa che il 35enne ha intuito essere una pistola. L'imprenditore, a bordo della propria Smart, si è così dato alla fuga, ma è stato prontamente inseguito dai due.

A quel punto, quando da poco erano passate le 19.45, la vittima ha telefonato ai carabinieri. "Sono sull'Adriatica tra Cesenatico e Rimini, inseguito da una moto con a bordo due persone che mi hanno appena minacciato con una pistola". La richiesta di aiuto è giunta sia ai Carabinieri di Rimini, sia a quelli di Cesenatico, che subito si sono mossi per identificare i protagonisti della vicenda.

Le quattro pattuglie hanno fermato pochi minuti dopo l'auto e la moto all'altezza dello stadio da baseball di Rimini. Tutti i 'protagonisti' sono stati portati presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Rimini per chiarire la vicenda. La perquisizione dei due soggetti, C.A di anni 43 e C.A. di anni 23 padre e figlio, non ha però permesso di rinvenire alcuna arma o oggetto atto ad offendere.

Quindi i militari hanno ricostruito la vicenda, appurando che la vittima, aveva avuto con il 23enne un problema inerente la consegna di un bene venduto via internet ma precisava di ritenere che i chiarimenti forniti fossero stati sufficienti. Così evidentemente non era stato ed i due, padre e figlio residenti ad Imola, avevano ben pensato di tendere una vera e propria trappola all'uomo. Alla fine della serata i due sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per minaccia aggravata.
 

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