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Cronaca Riccione

Il Comune chiede la sospensione della licenza del Minimarket che vende alcolici ai minori

Il negozio era già stato multato alcune settimane fa per lo stesso motivo, il sindaco Tosi: "Queste situazioni non saranno più tollerate, tutelare con ogni mezzo la salute dei più giovani"

 Non si fermano i controlli della Polizia Locale di Riccione, impegnata dall'inizio della stagione estiva, in servizi mirati al contrasto della vendita di alcolici a minorenni e alla tutela della salute dei più giovani, dei turisti e dei cittadini. Ieri sera, nell'ambito di un controllo, gli agenti della polizia locale hanno sorpreso l'addetto di un mini market di viale Dante a vendere una bottiglia di vodka a tre ragazzini di 17 anni. Per non destare sospetti, la bottiglia di vetro contenente il superalcolico era stata occultata in un sacchetto di carta ben chiuso e consegnato ai ragazzi appena fuori dal market. Manovra che non è sfuggita agli agenti della Polizia Locale di Riccione, in servizio in abiti civili, che hanno quindi multato il titolare del mini market per la vendita di alcolici a minori (633 euro) e per il mancato uso della mascherina (400 euro) contravvenendo alle disposizioni anti Covid. Ai tre ragazzini, gli agenti hanno ovviamente sequestrato la bottiglia di vodka e ricordato il rischio per la salute, soprattutto dei più giovani, derivante dall'abuso di alcol.

Dalle verifiche condotte dalla Polizia Locale è emerso che lo stesso mini market, gestito da un cittadino originario del Bangladesh, era già stato sanzionato qualche settimane fa per aver venduto alcol a minorenni e che con stratagemmi vari, da tempo avvisava la propria clientela, anche minorenne, di come aggirare eventuali controlli. Per tale comportamento irregolare e reiterato, oltre che pericoloso per la sicurezza e l'ordine pubblico, dal comando della polizia locale di Riccione è stata presentata al Questore una proposta di sospensione della licenza per il mini market in base all'articolo 100 del Tulps, (Testo unico leggi pubblica sicurezza), e un'istanza di sospensione della licenza al Prefetto per l'inosservanza delle regole a contrasto della diffusione del coronavirus. Due provvedimenti distinti che potrebbero nel caso essere adottati entrambi in continuazione.

"La vendita di alcol ai minori non può essere tollerata - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi - perché la salute dei più giovani deve sempre essere tutelata, con ogni mezzo. Riccione in tale ambito si è sempre dimostrata ferma e ha sempre scelto di non abbassare la guardia". "Il lavoro svolto, anche in questo specifico caso, dalla polizia locale è stato esemplare - ha detto l'onorevole assessore alla Sicurezza nei quartieri - Elena Raffaelli -. Quando i tentativi di aggirare le norme diventano una prassi l'intervento deve essere efficace e risolutivo. Inoltre, l'abuso di alcol nei minori è la piaga che porta con sé una serie di problematiche. La nostra risposta vuole essere efficace e rapida come abbiamo già deciso di fare aderendo al progetto del ministero degli Interni Mille occhi sulla città con l'impiego di guardie giurate durante la notte. Colpire chi vende alcol ai minori vuol dire anche andare fermare all'origine fenomeni più gravi". 

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