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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Coriano

Minorenne tossicodipendente, picchiata e incinta: San Patrignano pronta ad accoglierla

Il presidente della Comunità: "Il fenomeno dei giovani che fanno uso di droga è in crescita come vediamo attraverso il nostro centro per minorenni"

"Una ragazza di soli 17 anni incinta, persa nel bosco di Rogoredo è una di quelle notizie che nessuno vorrebbe mai leggere sui giornali". Inizia cosi' la lettera scritta e diffusa martedi agli organi di stampa, con cui Piero Prenna, presidente della Comunità di San Patrignano, offre accoglienza alla minorenne tossicodipendente picchiata la sera del 19 agosto nel cosiddetto "boschetto della droga", nel quartiere a sud di Milano, la piu' grande piazza di spaccio di eroina in Lombardia. "Il dramma della tossicodipendenza di una giovanissima reso ancora piu' devastante dall'attesa di un bambino - scrive Prenna - un dramma figlio di una societa' in cui il problema è sempre più normalizzato, dove si ritiene scontato per un giovane far uso di sostanze, con un mondo adulto che gira la testa dall'altra parte facendo finta di non vedere, quando invece spesso e' parte in causa nel problema. Un dramma di cui le istituzioni devono farsi quanto prima carico, comprendendo che il problema va affrontato giorno dopo giorno prevenendo ed educando, e che non esistono soluzioni facili di fronte a un fenomeno criminale che si rinnova continuamente".

In riferimento al problema della dipendenza fra le ragazze minori, il presidente della comunità di recupero di tossicodipendenti, vicino a Rimini, parla di "fenomeno in crescita come vediamo attraverso il centro per minorenni che abbiamo all'interno della nostra comunita'". Oggi, precisa, "arrivano ragazzine a tutti gli effetti tossicodipendenti a cui si sommano tutti i disagi e i problemi comportamentali. Allo stesso tempo ben conosciamo il dramma di madri tossicodipendenti che da noi si ritrovano e scoprono il piacere dell'essere madri e la bellezza dei loro bambini. Dal '78 ne abbiamo accolte 430 e ad oggi ne abbiamo sei, ed e' meraviglioso vedere e seguire la loro rinascita e crescita, mentre imparano a prendersi cura del loro bambino". Da qui l'invito all'accoglienza: "Nel caso in cui la ragazza avesse voglia di intraprendere un percorso di recupero, siamo a offrire la massima disponibilita' ad accoglierla e seguirla in tutte le sue necessita'- conclude Prenna-. Sara' un cammino non semplice, ma ricco di soddisfazioni, in cui l'aiuteremo a vivere al meglio la gravidanza preparandosi per accogliere con gioia la nuova vita e tornare a guardare con fiducia al futuro" (Fonte Agenzia Dire).

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