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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Misano Adriatico

Ucciso a coltellate, i contorni della vicenda: l'omicida chiarisce davanti al giudice

Quasi due ore di interrogatorio per la 37enne colombiana, con passaporto spagnolo, accusata dell'omicidio di Herrera Sanchez Angel De Jesus, 49enne, avvenuto a Misano nella notte tra domenica e lunedì

Quasi due ore di interrogatorio per la 37enne colombiana, con passaporto spagnolo, accusata dell'omicidio di Herrera Sanchez Angel De Jesus, 49enne, avvenuto a Misano nella notte tra domenica e lunedì. La donna, difesa dall’avvocato Sonia Giulianelli, ha ricostruito davanti ai giudici quanto avvenuto nell’appartamento dove si è consumato il delitto aggiungendo nuovi particolari alla vicende. La 37enne, infatti, ha raccontato di essere arrivata a Misano in compagnia della vittima per trascorrere la serata in compagnia di altri connazionali.

Nell’appartamento, durante la sera, c’è stata una grigliata accompagnata da un’ingente quantità di alcol e dall’uso smodato di cocaina. Secondo la donna è stato proprio per questo eccessivo consumo di droga che sono nati i primi screzi tra lei e la vittima, oltre che con altri uomini presenti alla grigliata. La 37enne, nota nell’ambiente della prostituzione fanese, ha comunque negato con forza che ci fosse stato del sesso. Quando la situazione si è fatta molto pesante, la colombiana ha cercato di mettere un freno alla serata manifestando il proposito di andarsene via. Una decisione non condivisa dal De Jesus che, dopo averla insultata pesantemente, le ha sferrato un pugno al volto.

Ferita, per difendersi la 37enne ha afferrato un coltello da cucina sferrando i tre fendenti all’uomo uno dei quali, quello mortale, lo ha colpito alla giugulare uccidendolo. La colombiana, inoltre, ha confermato al magistrato di non avere alcun tipo di legame affettivo col 49enne che, per lei, era solamente un cliente assiduo con il quale aveva un “rapporto di esclusiva”.

La donna ha aggiunto che, il prossimo 4 settembre, sarebbe dovuta ripartire per la Spagna, dove risiede insieme al figlio e al compagno, e che a Fano esercita la prostituzione in quanto deve saldare alcuni debiti contratti dall’ex marito. All’interrogatorio erano presenti anche i figli della vittima, che risiedono nel pescarese, i quali hanno espresso la volontà di rispedire in patria la salma del padre che, attualmente, è a disposizione della Procura per l’esame autoptico che dovrebbe essere eseguito tra mercoledì e giovedì.

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