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Cronaca Cattolica

Monitorati i campi elettromagnetici delle antenne telefoniche: nessuno sforamento a Cattolica

In ogni posizione si è effettuato un campionamento in continuo per la durata di circa un mese

Pubblicata la relazione 2020 del monitoraggio dei campi elettromagnetici, richiesta con un protocollo d’intesa del 28 gennaio 2020, dal Comune di Cattolica che ha incaricato Arpae, sede di Rimini, di svolgere annualmente una campagna di monitoraggio in continuo dei livelli di campo elettromagnetico (CEM) in alcuni siti, indicati dallo stesso Comune, in prossimità di impianti per la telefonia mobilepresenti sul territorio comunale. Nel 2020 tale progetto ha compreso rilevazioni in continuo dei CEM in 4 siti: in ciascuno dei siti identificati, ogni rilevazione è stata condotta per un periodo di circa un mese attraverso l´uso di una centralina di proprietà del Comune e gestita da Arpae.

L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento delle conoscenze dei livelli di CEM ad alta frequenza generati dalle varie stazioni radio base presenti sul territorio del comune di Cattolica al fine di rendere conto degli andamenti temporali che tale fenomeno presenta all’interno di periodi di misura comprendenti più giorni. Tale progetto comprende alcuni anni di rilevazioni dei CEM: per realizzare il ciclo di monitoraggio in continuo dei CEM della durata di un anno è stata utilizzata una centralina posizionata in quattro punti del territorio del comune di Cattolica; in ogni posizione si è effettuato un campionamento in continuo per la durata di circa un mese. I risultati delle misurazioni confermano, in termini di valore medio del campo elettrico, valori al di sotto del valore di attenzione e dell’obiettivo di qualità previsti entrambi dalla normativa pari a 6 V/m. Anche in termini di valore massimo del campo elettrico e del valore massimo delle medie giornaliere i valori sono tutti al di sotto di 6 V/m.

Com’è noto, l’intensità del campo elettrico presente in un edificio non è determinata solo dalla potenza dell’impianto con cui esso viene alimentato ma anche dalla distanza e dall’altezza del punto di misura, dal periodo di misura e, non meno importante, dall’altezza dello stesso impianto.  Spostandosi comunque verso l’interno degli edifici, ci si devono attendere valori ancora inferiori di quelli rilevabili all’esterno a causa dell’azione schermante delle pareti. 

Si ricorda, infine, che i dati relativi alle misure di campo elettromagnetico effettuati con la centralina pur essendo validati ed elaborati con la massima cura, non hanno valenza legale in quanto le centraline non sono strumenti idonei ad effettuare misure secondo la norma tecnica vigente e non sono presidiate. Lo scopo delle centralina è quello di effettuare una valutazione temporale al fine di valutare l’andamento del campo elettrico nel tempo anche in funzione della variazione della potenza degli impianti che non è costante nel tempo. Nel caso in cui vengano misurati  valori di campo elettrico significativi (superiori al 75% dei valori limite) o superiori ai limiti previsti dalla normativa si dovranno effettuare misure con strumentazione idonea secondo la norma vigente (misure con strumentazione in banda larga ed in banda stretta).

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