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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Morto annegato, il dramma di Maurizio Zanzani: l'autospia chiarirà le cause della morte

Il sostituto procuratore Silvia Cecchi ha disposto l'esame, che sarà effettuato martedì. La vittima era appassionata di immersioni in apnea

Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso di Maurizio Zanzani, il 16enne riminese morto domenica pomeriggio durante un'immersione al largo di Pesaro. Il sostituto procuratore Silvia Cecchi ha disposto l'esame, che sarà effettuato martedì. La vittima era appassionata di immersioni in apnea. Domenica, insieme alla famiglia e ad amici, aveva raggiunto in barca l'area nei pressi della piattaforma Basil, a circa 12 miglia dalla costa, tra Rimini e Pesaro.

Esperto nuotatore, si è tuffato in acqua con muta e maschera. Quindi il dramma. Il primo a tuffarsi in acqua è stato il padre, che ha individuato il corpo del figlio a circa sette metri di profondità. Aiutato da due amici riminesi, il genitore è riuscito a portare Maurizio sulla barca. Non respirava.

Subito ha praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell'arrivo dei soccorritori della Capitaneria di Porto. Il 16enne è stato trasportato all'ospedale San Salvatore di Pesaro, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L'autopsia potrà chiarire i dubbi sulla tragedia. Ma non restituirà ai genitori un figlio.

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