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Cronaca

Nella querelle col Comune "Le Giuggiole" non ci stanno: "Il Consiglio di Stato non è entrato nel merito della vicenda"

L'associazione replica dopo la diffusione da parte dell'amministrazione comunale della sentenza: "La massima corte amministrativa si era già espresso sulla natura sportiva dilettantistica dell’associazione"

Arriva a stretto giro di posta la risposta de "Le Giuggiole" al Comune di Rimini che, nella giornata di sabato, ha diffuso la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato dall’associazione dilettantistica sportiva a capo della struttura per i servizi ludico ricreativi situata nell’entroterra riminese, chiusa dall’Amministrazione Comunale poiché risultava adibita a servizio per la prima infanzia senza le necessarie autorizzazioni e in violazione dei requisiti richiesti dalla legge regionale. In una note, infatti, precisano che "Le Giuggiole intendono precisare che il Consiglio di Stato non è entrato nel merito della vicenda ma si è limitato ad affermare che, essendo ormai trascorso troppo tempo, non vi è più interesse per l’associazione a proseguire il giudizio, avendo, peraltro, chiarito che la stessa può svolgere la propria attività ovunque nel territorio riminese. Il Consiglio di stato si era già espresso sulla natura sportiva dilettantistica dell’associazione che svolge attività outdoor nelle due precedenti ordinanze. È evidente che sono venuti meno i presupposti per l’erogazione della multa come anche deducibile dalla dichiarata mancanza di volontà vessatoria del Comune".

La vicenda risale al febbraio 2021, quando a seguito di un controllo della Polizia Locale, è stato verificato come l’attività condotta nella struttura non rientrasse nei parametri dei servizi ludico-ricreativi (caratterizzata da una permanenza dei bambini per un tempo giornaliero e per una frequenza non superiore alle due giornate), ma avesse tutte le caratteristiche del servizio per la prima infanzia - servizio tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 14,30, consumazione del pasto e retta mensile - senza però rispettare la disciplina prevista dalla legge regionale (n. 19/2016).  Alla struttura abusiva, adibita a servizio per la prima infanzia in via Monte Cieco a Rimini, era stata notificata una sanzione di 8 mila euro, per non aver rispettato quanto prevede la legge regionale (n. 19/2016) che descrive le caratteristiche dei servizi educativi per l’infanzia (asili nidi e integrativi).

Contro l’0rdinanaza, l’Associazione dilettantistica sportiva (ASD) Le Giuggiole, aveva già inoltrato due domande di sospensivala prima, al Tar dell’Emilia Romagna (respinta) e la seconda al Consiglio di Stato che, dando invece parere positivo alla sospensiva, aveva dunque rimandato la decisione, nel merito, alla sentenza del Tar dell’Emilia Romagna.

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