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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Nello scontro sul Trc entrano gli ambientalisti: no all'abbattimento degli alberi

Secondo le associazioni, sradicando con le ruspe i 200 pini proprio nel periodo di nidificazione dell'avifauna non si rispettano le norme dei Regolamenti del Verde Urbano comunali

Un'opera pubblica molto controversa è quella del TRC, un'opera che ha fatto e fa tutt'ora molto discutere, in quella che sembra ormai una battaglia politica portata agli estremi e combattuta per mezzo di azioni di ripicca e vendette sommarie sulle alberature poste loro malgrado lungo il tracciato dell'opera, ovvero i più di 200 pini di Via Portovenere a Riccione. divenuti ormai il simbolo della contesa fra il Comune di Riccione guidato del neo Sindaco Tosi contro Agenzia Mobilità, Provincia e Comune di Rimini, intenti a eseguire i lavori con una fretta insolita quanto affannosa e dannosa. Molte voci ambientaliste si sono levate in questi anni da più parti per sollecitare il ripensamento di alcune scelte, la mitigazione degli impatti, la compensazione dei danni ambientali e non siamo, oggi, a voler ritornare nel merito di scelte che sembrano essere state già prese dalla politica. Una vicenda che viene combattuta con le armi della burocrazia, dei TAR, dei ricorsi e dei vincoli contrattuali e formali. 

"E' al quanto singolare - spiega in un comunicato l'Ente Nazionale Protezione Animali di Rimini - che dopo vent'anni di stallo, si avverta tutto ad un tratto la necessità di intervenire frettolosamente sradicando con le ruspe i 200 pini proprio nel periodo di nidificazione dell'avifauna, quando i nidi sono pieni di piccoli e le più elementari norme dei Regolamenti del Verde Urbano comunali, fra i quali anche quello del Comune di Riccione, vietano assolutamente gli abbattimenti fino alla fine di luglio e i termini sono già troppo restrittivi. E' chiaro che le spese di questa guerra tutta politica, che muove interessi economici che vanno verosimilmente al di là delle semplici scelte strategiche sulla mobilità e l'urbanistica di Rimini e Riccione, le fanno ancora una volta i valori naturali e ambientali sempre sacrificati sul tavolo del business anche a scapito delle norme.E se su questo filare storico di centinaia di grossi e sanissimi pini sono in corso, in numero elevato nidificazioni come da sopralluoghi effettuati e segnalati inoltre quotidianamente dalla cittadinanza riccionese, poco importa al partito delle ruspe, che ignora la natura, le norme comunali specifiche in materia ed il sentire comune della cittadinanza, che in questi giorni la lodevole opera di un Comitato cittadino stia dimostrando una sensibilità ambientale di gran lunga superiore a molte istituzioni pubbliche. Merli, passeri, cinciallegre, verdoni e verzellini e molte altre specie protette e in declino in tutta Europa stanno nidificando su quegli alberi e per tutelarne la presenza si potrebbe almeno aspettare la fine dell'estate, ritardando lavori che dormono da vent'anni e che ora in venti giorni si vogliono ultimare. Per tutto quanto ciò premesso, l'Ente Nazionale Protezione Animali Onlus, Sezione Provinciale di Rimini e l'Associazione Selva Oscura Onlus chiedono lo Stop immediato dell'abbattimento dei pini sul tracciato del TRC a Riccione".

Sempre nell'ambito del contestato cantiere del Trc, a prendere la parola è la lista civica Noi Riccionesi che, attraverso un comunicato stampa spiega che "presi atto e visione delle decisioni addotte dal Comitato di coordinamento del TRC che ha ritenuto inammissibili le proposte di variazioni progettuali presentate dal Comune di Riccione, Noi Riccionesi si schiera compatta al fianco del Sindaco di Riccione, dei cittadini e dei comitati spontanei che in questi giorni stanno lottando per evitare che un’opera così inutile, costosa e assolutamente insostenibile, stravolga la nostra città. E’ questa una posizione che coinvolge tutti gli iscritti e i cittadini che si riconoscono nella nostra lista e nella nostra Associazione. È importante avere una posizione comune contro quello che può essere definito un tentativo di depauperamento e distruzione del nostro territorio. Siamo, quindi, al fianco del nostro sindaco in questa sua ferma determinazione e la invitiamo a non tralasciare alcuna possibilità né alcun percorso possibile per salvaguardare gli interessi della nostra città e dei suoi cittadini".​

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