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Cronaca

Nessun volo in programma per l'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini

La conferma che nessun aereo è previsto sullo scalo riminese arriva dai vertici di Airiminum che hanno rilevato la gestione

La conferma arriva dai diretti interessati. Nessun volo su Rimini ne' il 4 ne' il 7 marzo. Manca infatti ancora da parte di Enac la certificazione definitiva per il nuovo decollo dell'aeroporto Federico Fellini che resta ufficialmente chiuso. Dunque il volo del vettore russo "Vim Airlines" atteso da Mosca prima per il 4 marzo e poi per il 7 non atterrerà mai in Riviera. Per lo meno non in Romagna, ma un po' più a sud ad Ancona.

La motivazione è presto data. La certificazione finale dello scalo non è ancora arrivata. E a questo punto AiRiminum 2014 "non ha la più pallida idea" di quando lo scalo di Miramare riaprirà e non ha nessuna intenzione di fare altri annunci. "Abbiamo già fatto abbastanza figuracce non per colpa nostra", taglia corto il presidente, Laura Fincato, cercando comunque di non alzare il livello della polemica. Certo la città aspettava con impazienza il nuovo decollo del suo scalo, fissato prima per il 4 marzo, slittato poi al 7 e infine definitivamente soppresso. "Il vettore russo ha fatto i suoi ragionamenti e certo ha pesato che non abbiamo ancora la concessione dell'aeroporto", spiega Fincato. Insomma "è un suo dritto andare da un'altra parte dato che non abbiamo la più pallida idea di quando lo scalo sarà veramente aperto". Parole come suonano come macigni.

Fincato prova a tenere basso lo scontro con l'Ente per il volo e si rifugia in un diplomatico eufemismo per spiegare le "incomprensioni burocratiche" fin qui incontrate che hanno impedito di trasformare le "speranze" in "atti concreti". Quelli che servono per portare aerei sul cielo di Rimini. E di fronte alla mancanza di certezze, Fincato si rifiuta appunto di fare ulteriori ragionamenti e dare nuove date per il decollo. Che pesi anche un po' di scaramanzia non c'+ dubbio, tuttavia l'"effetto boomerang" in casa Airiminum 2014 è gia' stato ben testato.

"Al momento attuale non può che constatare il presidente le cose sono solamente peggiorate". E in aeroporto, si lascia andare, "siamo solamente tollerati e la gente così lavora in una maniera incivile". Difficile dunque dare un orizzonte temporale e poi, ragiona il presidente, "a questo punto non spetta neanche a noi, ma alle autorità. L'aeroporto è ormai chiuso da mesi e va rimesso nelle condizioni di potere operare". Insomma, senza concessione definitiva in mano nulla è possibile. Ecco perchè tutto viene traslato a tempi migliori e si spera prossimi, entrata nella società dei nuovi soci pure, a quando cioè si avranno certezze. "Ora sarebbe inutile fare ragionamenti con i soci", conferma Fincato. Il cda di AiRiminum si riunirà il 13 marzo con la speranza almeno in quella occasione di avere finalmente in mano tutta la documentazione necessaria per fare ripartire lo scalo. Nessuna intenzione, comunque, conclude il presidente, di alzare bandiera bianca: "Siamo certi che la pazienza e la serietà avranno la meglio. Finora abbiamo fatto figuracce non per colpa nostra, ma va sottolineato che chi ha investito nella società ha affrontato solo spese, senza alcun ricavo".

(Agenzia Dire)

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