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Cronaca

Neve, il Wwf: "Ecco come aiutare gli uccelli selvatici"

L’ondata di neve e temperature polari pongono seri problemi di sopravvivenza agli animali selvatici. Un aiuto immediato può essere praticato per gli uccelli che vivono in ambiente urbano

L’ondata di neve e temperature polari pongono seri problemi di sopravvivenza agli animali selvatici. Un aiuto immediato può essere praticato per gli uccelli che vivono in ambiente urbano o si avvicinano alle abitazioni alla ricerca di cibo. Molti uccelli arrivano per migrazione dai paesi transalpini; altri provengono dall’entroterra coperto dalla coltre nevosa che impedisce loro di accedere alle risorse alimentari.

Durante l’inverno molte specie di uccelli sono attirate dalle aree costiere e urbane per il clima più clemente rispetto all’entroterra ma soprattutto per la presenza di piante nostrane ed esotiche i cui frutti carnosi costituiscono una importante fonte di cibo (alloro, agazzino, biancospino, prugnolo, edera, ligustro, sambuco, fusaggine, rosa canina, cotognastro, aralia per ricordarne alcune).

“L’aiuto che possiamo offrire, anche se limitato e temporaneo, consente di sostenere gli uccelli che tentano di superare i rigori invernali – spiega Loris Bagli, dell’Associazione WWF Rimini -. E’ sufficiente somministrare cibi di elevato potere calorico facilmente reperibili, in molti casi scarti delle nostre cucine. Osservare la vita alata che si muove attorno ad una mangiatoia è gratificante e profondamente educativo per adulti e bambini, stimola a riconoscere le specie e osservarne i comportamenti, spinge a riflettere sulla diversità e il rispetto della natura”.

Le soluzioni pratiche che si possono adottare possono essere elementari o più elaborate. “Vogliamo però fare riferimento in primo luogo a soluzioni facilmente accessibili, non costose e praticabili con risorse casalinghe – precisa Bagli -. E’ possibile spargere semplicemente il cibo al suolo ma è preferibile utilizzare mangiatoie sistemate in punti elevati, non accessibili ai felini domestici, con il minore disturbo possibile ma agevolmente osservabili dall’interno di casa per un piacevole quanto interessante bird-watching domestico”.

“A seconda del cibo che devono contenere, possiamo ricorrere alle più varie soluzioni per gli oggetti da destinare a mangiatoia: sottovasi in plastica o terracotta di forme diverse, con la cura di evitare colori eccessivamente vivaci, vassoi di metallo o terracotta, basse cassette di legno, contenitori in plastica o vetro per alimenti, bottiglie in plastica sezionate o forate, retine metalliche foggiate a contenitore e reticelle per agrumi, ortaggi o frutta, spazzole di saggina, pigne, tronchetti forati eccetera”, continua Bagli.

“Esistono in commercio mangiatoie e distributori di cibo di varia foggia e materiale, provviste o meno di tetto di copertura – ricorda il Wwf -. Oltre ai frutti delle piante spontanee ed esotiche, alle quali sarebbe opportuno ricorrere quando costruiamo siepi o mettiamo a dimora piante nei giardini, gli uccelli frugivori apprezzano i frutti zuccherini come i caki, mele e pere molto mature.
Alimento di elezione per granivori sono i semi di girasole, canapa, miglio e panico. Il mangime misto acquistabile per gli uccelli domestici si presta all’uso”.

Bagli consiglia di “collocarli in distributori con piccoli fori di uscita. I semi sgusciati di dimensioni maggiori, arachidi, nocciole, frutta secca non salata, possono essere inseriti in mangiatoie formate da reticelle metalliche e quindi appese. Le arachidi possono essere anche infilate a collana con un sottile filo di ferro o nylon ed essere a loro volta appese ai rami. I grassi sono estremamente attraenti per gli uccelli insettivori in inverno, da spalmare in piccoli contenitori aperti. Burro, margarina, strutto, lardo ma anche i residui di salumi e prosciutti finemente tritati e impastati sono molto apprezzati. Utilizzabile anche la cotenna di maiale cruda o cotta”.
”Una soluzione un poco più elaborata ma interessante consiste nel mescolare i semi di vario tipo con margarina o grasso animale fuso, versare il tutto in piccoli contenitori, ottenendo una miscela solida – aggiunge Bagli -. Questa può essere sistemata nella mangiatoia o appesa dopo averla perforata con filo di ferro. Le cince in particolare si esibiscono in acrobatiche evoluzioni per accedere ai frammenti più appetibili”.

Il Wwf spiega inoltre che “è possibile anche ricorrere a grosse pigne, dove colare la miscela fluida, o immergere una spazzola di saggina nella miscela e farla poi consolidare. Il tutto può essere posto in mangiatoia o appeso. Presso i rivenditori specializzati è acquistabile il pastone destinato agli uccelli insettivori. Utilizzabili anche i cibi pronti per cani e gatti. Da non gettare e utilizzare nelle mangiatoie anche formaggi molli, compatti tritati o croste”.

“I prodotti a base di farinacei sono appetiti in primo luogo dai granivori – continua ancora Bagli -. Il pane raffermo deve essere grattugiato o semplicemente bagnato e spezzato, avendo cura di utilizzare esclusivamente pane privo di sale e additivi chimici.  Tutti i prodotti dolciari contenenti uova sono notevolmente attraenti. Biscotti, panettone, pandoro, ciambelle, crostate e prodotti simili da forno ridotti in briciole, scompaiono rapidamente dalle mangiatoie”.

“Per gli ornitofili più appassionati, il Wwf suggerisce “di procurare insetti vivi come le tarme della cera, tenebrionidi e tignole della farina, destinate gli uccelli insettivori maggiormente esigenti o rari. Per chi voglia approfondire e creare con le proprie mani particolari mangiatoie e soluzioni varie per l’alimentazione degli uccelli, il web fornisce una moltitudine di idee e suggerimenti. Fermo restando che in condizioni climatiche estreme gli uccelli si prestano ad utilizzare le risorse più varie a disposizione, elenchiamo schematicamente gli uccelli più comuni e gli alimenti da loro preferiti. Cince, storni, regoli, scriccioli e pettirossi prediligono grassi e derivati animali; merli, tordi, storni, passeri, capinere, pettirossi, cinciarelle la frutta fresca;  cince e picchio muratore la frutta secca; fringuelli, verdoni, passeri, cardellini ricercano semi in genere; fringuelli, verdoni, cince, picchio muratore amano i semi di girasole; passeri, pettirossi, cince, regoli, picchio muratore, fringuelli, merli, storni, capinere i prodotti dolciari a base di uova e farinacei”.    

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