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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Dalla Romagna a New York, l'inventore delle luminarie parlanti porta a Little Italy "Nel blu dipinto di blu"

Il promotore culturale di Santarcangelo Tiziano Corbelli approda con la sua invenzione negli Stati Uniti. La svolta? "Capii i margini con Totò a Napoli, poi la consacrazione in via D'Azeglio a Bologna con Lucio Dalla"

Le luminarie “parlanti” ora vanno alla conquista degli States. Da Santarcangelo a Little Italy nel cuore di New York. E’ un “sogno americano” che si realizza quello di Tiziano Corbelli, il promotore culturale che ha avuto la brillante idea di trasformare le canzoni in luminarie di Natale. Tutto partì per caso, nel 2016, quando assieme all’assessorato al Commercio e Turismo di Santarcangelo Paola Donini si stava studiando come realizzare una nuova luminaria. Iniziarono così gli omaggi ai poeti, in dialetto, finché poi l’idea di Corbelli si è trasformata in un vero e proprio successo senza eguali. Che fosse un’idea originale si iniziò a percepirlo a Napoli, quando debuttarono le luminarie dedicate a Totò. Ma il colpo ad effetto fu quello in via D’Azeglio a Bologna, dove Corbelli lancia nel Natale del 2018 la luminaria con “L’anno che verrà” a due passi dalla casa dove aveva vissuto Lucio Dalla. Fu un successo strepitoso, che arrivò alla conquista di tutte le televisioni e giornali.

Da Bologna a New York

Ora il progetto culturale sbarca a New York. E la canzone per le luminarie americane non poteva che essere “Nel blu dipinto di blu”. Le installazioni sono giunte negli Usa in nave e hanno fatto esordio dal 21 dicembre, lungo la Mulberry Street, un luogo simbolo dell’immigrazione: perché è qui che all’inizio del ‘900 abitavano tanti italiani, con alcuni che iniziarono ad aprire i primi ristoranti e negozi. “Da un’idea originale è nato un vero e proprio lavoro – racconta Tiziano Corbelli -, si tratta di un lavoro di ricerche, anniversari, sopralluoghi. Il tutto assieme al mio artigiano di fiducia, Antonio Spiezia di Ceit Euorepa che mi ha affianco sin dall’inizio. Ora partirò per New York, per assistere a quello che si può dire un sogno americano che si realizza”.

Sul tema è intervenuta anche Rosanna Russo, presidente di Lima-New York che vede questa iniziativa come un possibile volano per il rilancio di Little Italy a New York: “L’emozione di girare l’angolo tra Grand e Mulberry Street è stata una sensazione unica che non mi sarei mai aspettata. Sapevo che l’installazione di luci sarebbe stata bellissima, dalle immagini di tante città italiane, ma vederle illuminate di persona ha collegato il mio cuore a quello degli immigrati italiani di molti anni fa fino ad oggi. Persone come i miei genitori. Ogni parola mi ha colpito con tutti i sogni che ogni immigrato aspirava a realizzare. Questo Dono rappresenta per me la rinascita della mia comunità, della mia gente, della mia cultura. Una rinascita di speranza per Little Italy”.

Quest’anno in contemporanea prosegue poi il progetto bolognese con il Consorzio di via D’Azeglio. La canzone scelta è Imagine di John Lennon. Ma Corbelli annuncia che ci saranno importanti novità: “Su Bologna si può dire che stiamo chiudendo un quinquennio che ha regalato grandissime soddisfazioni, ma in vista del prossimo anno su Bologna ci sarà un nuovo progetto. Per questo 2022 ho voluto scegliere Imagine proprio come canzone per dare un significato di pace, fratellanza e no guerre”.

Come è nata l'idea

Il Sogno Americano è invece la prima opera luminosa artistica d’autore parlante che sia stata presentata negli Stati Uniti. La realizzazione e la spedizione è stata resa possibile con la Direzione Artistica “Seven Ars” di Tiziano Corbelli, realizzata a Napoli dall’artigiano Antonio Spiezia di Ceit Euorepa, in collaborazione con il Consorzio Via D’ Azeglio pedonale Bologna e con autorizzazione alla riproduzione del testo da parte delle Edizioni “Curci” Milano e promossa da: Marlèon B&B Santarcangelo di Romagna, Consorzio Group Service di Rimini, Ramberti outdoor forniture Made in Italy, Daniele Pasquini Top Wealth Advisory italy, Birgo Burger San Vito di Rimini e Santarcangelo Mare. Fondamentale anche il dialogo negli Stati Uniti con il console generale Fabrizio Di Michele e con l’associazione Lima del quartiere storico italiano di Little Italy.

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