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Cronaca

Non è ebola: rientrano i casi sospetti dei bambini ricoverati a Rimini

I due piccoli, di origini nigeriane, appena rientrati, con i genitori, dal Paese africano, si sono presentati domenica mattina all'ospedale "Santa Maria delle Croci" di Ravenna con febbre alta e forti dolori

Avevano febbre alta e dolori muscolari. Ma non sono stati contagiati dal virus dell'Ebola. Si sciolgono i dubbi per i due bambini nigeriani di 5 e 7 anni, ricoverati nel reparto Malattie Infettive dell'ospedale Infermi di Rimini, che avevano mostrato sintomi compatibili con l’esordio della malattia causata dal virus Ebola. Si è subito messo in campo il protocollo di allerta per la verifica di casi sospetti attivato dalla Regione, poi è arrivato il risultato delle analisi effettuate dall’Istituto Spallanzani di Roma.

I due piccoli, di origini nigeriane, appena rientrati, con i genitori, dal Paese africano, si sono presentati domenica mattina all'ospedale "Santa Maria delle Croci" di Ravenna con febbre alta e forti dolori. I sanitari hanno quindi fatto scattare il protocollo regionale, predisponendo il trasferimento di tutti e 4 nel reparto Infettivi dell'Infermi di Rimini, il centro attrezzato per il contenimento della malattia, dove si trovano in isolamento. Nel tardo pomeriggio di domenica, sono stati prelevati dei campioni di sangue che sono stati inviati a Roma per le analisi di conferma, che hanno avuto esito negativo.

L'Ausl della Romagna ricorda "che è pienamente operativa una specifica procedura, adottata da tutte le Aziende sanitarie regionali, per ridurre ogni possibile rischio di diffusione del virus, eventualità considerata comunque scarsamente probabile dalle autorità sanitarie nazionali ed internazionali".   

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