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Cronaca

"Non erano farmaci dopanti" assolta l'ex pattinatrice Sara Venerucci

La Procura contestava alla campionessa di aver assunto anfetamine che avrebbero migliorato le sue prestazioni in gare internazionali

Si è concluso con una assoluzione il processo che vedeva imputati Sara Venerucci, campionessa del mondo nel 2010, 2011 e 2012 di pattinaggio artistico accusata di frode sportiva insieme ad altre persone e il medico Guido Porcellini. La procura di Rimini contestava alla pattinatrice di aver assunto farmaci dopanti, in particolare anfetamine, che avrebbero migliorato le sue prestazioni in gare internazionali. A prescrivere i farmaci sarebbe stato il medico Guido Porcellini, anche lui alla sbarra. I fatti contestati risalivano al periodo da giugno 2009 a giugno 2014. Nel corso del dibattimento è emerso che le medicine assunte dalla sportiva non erano da considerarsi farmaci dopanti e il giudice monocratico Antonio Pelusi ha così assolto tutti gli imputati. "Nonostante il pubblico ministero avesse chiesto la prescrizione - ha commentato Moreno Maresi, avvocato della Venerucci - il giudice ha accolto la nostra tesi secondo cui Sara non ha mai usato farmaci dopanti. Su di lei è stata spazzata ogni ombra e le viene restituita l'onestà che era stata messa in dubbio".

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