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Cronaca

Notte Rosa a Riccione, il Pd all'attacco per la mancanza di big in concerto

"E' sbagliato rinunciare ai grandi nomi. L'assessore Caldari farebbe bene a preoccuparsi della proposta turistica estiva che è inesistente"

"Un concerto di musica dal vivo rimane una delle esperienze umane più forti che bisogna assolutamente fare e lo dimostra il fatto che gli italiani vanno a circa 5 concerti l'anno. Non siamo affatto d'accordo quindi con l'assessore Caldari che dice di uscire dalla “lotta” al concerto migliore con le altre località per la Notte rosa e ancora che “sembra che il concerto sia l'unico momento per venire a Riccione”. Parole ben precise quelle del Partito Democratico di Riccione in merito alla polemica "Notte Rosa", la Perla Verde quest'anno punta su un evento senza i grandi big della musica, a differenza di Rimini che vedrà sul palco Francesco De Gregori.

"I live sono una forma di spettacolo che resiste eccome, nonostante gli sgambetti apportati dalle nuove tecnologie e dagli strumenti elettronici è fondamentale per portare valore aggiunto nella vita delle persone e al turismo. Non è solo una operazione di marketing, perché l'utente che sceglie di andare ad un concerto lo fa per divertirsi, per ballare o per ascoltare ciò che un artista ha da dire e qualcosa della nostra città resterà per sempre “dentro” di loro. Dietro ad un concerto ci sono musicisti professionisti che hanno dedicato la loro vita alla musica, ma anche fonici, datori di luci, e tutti gli altri che rappresentano un'edera sana sulla pianta della musica. Nessuna “logica ricattatoria”; è normale che in periodo di “alta stagione” dove c'è una richiesta di eventi in ogni località i musicisti chiedano compensi adeguati, questo vale  da sempre anche per le strutture, hotel, ristoranti. Forse l'assessore farebbe bene a preoccuparsi della inesistente proposta turistica estiva, visto che ad oggi non sappiamo quali eventi la città offra, il sito del comune è aggiornato di giorno in giorno. Quali sono gli appuntamenti che un operatore propone ad un suo cliente per farlo tornare a Riccione? Bene radio Deejay, ma non può essere l'unico intrattenimento, tra l'altro la Tosi l'ha inflazionata elargendo 500mila euro, tutto destinato ad un target di ragazzini. Occorre tornare con concerti live a rivolgersi anche ai 30/40enni che hanno completamente abbandonato Riccione. Scandalizzarsi per i compensi, visto quello che eroga l'amministrazione ci sembra  fuori luogo. Perché non occupare spazi nuovi  che si smarcano anche dai consueti standard dei concerti estivi in favore di novità e luoghi di cui Riccione dispone, con biglietti a pagamento come la ex Fornace, gli Agolanti, le colonie. La ricaduta sarebbe senz'altro positiva su hotel, ristoranti e infrastrutture".

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