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Cronaca

Nuove strategie urbanistiche. il sindaco a Roma dà lezioni

Il sindaco Andrea Gnassi in qualità di presidente di Recs, rete delle Città Strategiche, partecipa mercoledì pomeriggio a Roma ai lavori del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, in preparazione del prossimo ciclo di programmazione economica europea 2014-2020.

Il sindaco Andrea Gnassi in qualità di presidente di Recs, rete delle Città Strategiche, partecipa mercoledì pomeriggio a Roma ai lavori del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, in preparazione del prossimo ciclo di programmazione economica europea 2014-2020. L’incontro, al quale partecipa anche il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, è l’occasione per presentare quattro prototipi di percorsi di pianificazione strategica di quattro città “medie” sparse per l’Italia: oltre a Rimini, anche Sassari, Potenza, Cuneo, rappresentate anch’esse dai rispettivi primi cittadini.

Città che hanno costruito una visione di sviluppo urbano con strategie, programmi ed azioni territoriali integrati attraverso la consultazione e il coinvolgimento della comunità locale e la costruzione di alleanze pubblico-pubblico e pubblico-privato. L’obiettivo principale è quello di individuare i criteri che consentiranno di intercettare i finanziamenti europei per i progetti di trasformazione urbana, finanziamenti che premieranno quei progetti figli di una vera pianificazione strategica.

Il sindaco Gnassi, per conto del presidente dell’Anci Graziano Del Rio, è stato incaricato di curare la trattativa con il governo e con il capo del Dipartimento per lo Sviluppo per la definizione di questi criteri, che rappresenteranno dei punti fermi a prescindere dall’evoluzione dell’attuale delicata situazione politica. “Si tratta – spiega il sindaco Gnassi – di fornire a Rimini e alle altre città italiane ora strangolate dal patto di stabilità, i mezzi per accedere a quei fondi che possono dare ossigeno ai Comuni e far fare un salto alla qualità urbana delle nostre città. Basta con i fondi europei dispersi o distribuiti a pioggia, ma un sostegno a quelle città che scommettono realmente sulla trasformazione urbana”. “Anche queste azioni di più ampio respiro – spiega il sindaco – seguono il solco di quel percorso contro gli sprechi e contro il consumo del territorio che stiamo perseguendo”.

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