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Cronaca Bellaria-Igea Marina

Inaugurato a Bellaria il nuovo Museo della Storia e della Memoria

Il nuovo Museo della Storia e della Memoria di Bellaria Igea Marina mantiene anche una continuità rispetto al precedente allestimento (denominato Museo del Turismo e delle Tradizioni)

Si è svolta sabato mattina l’inaugurazione, molto partecipata ed arricchita dalla presenza di autorità civili e militari, del nuovo spazio culturale allestito al Vecchio Macello di via Ferrarin. “Noi. Museo della Storia e della Memoria di Bellaria Igea Marina”, questo il nome dell’esposizione permanente, rinnovata anche nella grafica e nel logo, che accoglie numerosi reperti, tra cui il prezioso mosaico di epoca romana rinvenuto a Bellaria Igea Marina tra il 2010 e il 2011. Proprio la parte dedicata al popolamento antico dell’odierna costa romagnola, che vide in epoca romana il proliferare di edifici rurali ed infrastrutture quali strade e ponti, rappresenta la novità assoluta dello spazio museale. Protagonista di questa sezione, l’emblema centrale del pavimento a mosaico,  recentemente restaurato su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, databile tra la fine del III e la metà del IV secolo d.C. e riferibile ad una villa urbano-rustica rinvenuta in Bordonchio, antico snodo della via litoranea Popilia. Insieme al mosaico, esposti alcuni oggetti ed elementi legati alla sfera funeraria, tra cui la copia in scala fedele al vero della stele di Egnatia Chila Uxor, datata fra il I secolo a. C e il I secolo d.C.; l'immagine raffigura una giovane che, purtroppo, ci è giunta senza volto, mentre l'epigrafe racconta la donna come una liberta, ossia una schiava poi liberata.
 
Il nuovo Museo della Storia e della Memoria di Bellaria Igea Marina mantiene anche una continuità rispetto al precedente allestimento (denominato Museo del Turismo e delle Tradizioni): tale esperienza è alla base della sezione che, integrando quella rivolta alla storia antica, ospita immagini, documenti multimediali ed oggetti che hanno segnato le trasformazioni sociali e la vita della comunità locale negli ultimi due secoli. "E' giunto a compimento un percorso iniziato ormai diversi anni orsono: un iter lungo e complesso, grazie al quale la Città di Bellaria Igea Marina può ora condividere un pezzo nobile della propria storia - ha affermato il sindaco Enzo Ceccarini -. Il mosaico e gli altri reperti esposti nel museo rappresentano una finestra su un passato che, forse, qualche anno fa neppure immaginavamo, e che rende ancora più robuste le radici su cui è cresciuta la nostra comunità: per questo, ringrazio tutti coloro che, a livello istituzionale, tecnico ed amministrativo, hanno lavorato per raggiungere questo traguardo. Un ringraziamento che estendo alla Famiglia Biasini, nella cui proprietà è avvenuto a suo tempo il primo rinvenimento, a Don Enzo e alla Parrocchia di Bordonchio, la cui collaborazione ci ha consentito di estendere l’attività archeologica di ricerca. E’ significativo”, ha proseguito, “che questa inaugurazione avvenga in concomitanza con i festeggiamenti della nostra Patrona, Sant’Apollonia, ma anche a pochi giorni da quel Premio Panzini che chiuderà idealmente le celebrazioni del 60^ anniversario dell’istituzione del Comune autonomo di Bellaria Igea Marina. Invito i nostri cittadini a visitare il Vecchio Macello e tutti gli altri poli culturali della città, dalla Torre Saracena a Casa Panzini fino al Museo delle Radio d’epoca: luoghi che uniscono il piacere della scoperta alla consapevolezza di essere parte di una storia culturale ricca e autentica. Un’unicità che, sempre più, dovremo essere in grado di trasmettere anche ai nostri ospiti”, il messaggio finale rivolto ad operatori turistici e mondo associativo, “perché oggi più che mai il legame tra cultura e turismo è il valore aggiunto di un territorio che voglia offrire esperienze e contenuti autentici ai propri visitatori.”
 
In vista della definizione delle aperture primaverili ed estive, “Noi. Museo della Storia e della Memoria di Bellaria Igea Marina” sarà visitabile gratuitamente domani (domenica 12 febbraio) dalle 16.00 alle 18.00, poi successivamente domenica 19 e domenica 26 febbraio nello stesso orario.

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