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Cronaca Cattolica

Uccise la moglie a coltellate perchè non voleva fare sesso, 80enne condannato

I giudici non hanno ritenuto l'aggravante dei motivi abietti e futili fermo restando quella del vincolo coniugale

E' stato condannato a 24 anni di reclusione dai giudici della Corte d'Assise di Pesaro Vito Cangini, l’80enne, ex saldatore, originario di Sarsina reo confesso dell’omicidio della moglie, la 61enne ucraina Nataliya Kyrychok, cuoca in un ristorante di Misano Adriatico, uccisa nella notte tra il 25 e 26 dicembre 2021, con 12 coltellate, nella loro casa a Fanano di Gradara. I giudici, infatti, non hanno considerato l'aggravante dei motivi abietti e futili fermo restando quella del vincolo coniugale. L'omicidio era arrivato dopo 17 anni di vita coniugale, negli ultimi tempi il rapporto della coppia aveva iniziato a sfilacciarsi con l'80enne che accusava la compagna di pensare solo al lavoro. Secondo quanto emerso, alla vigilia di Natale la donna aveva promesso al marito un rapporto sessuale e l'anziano si era preparato assumendo del Viagra. Quando la 61enne era tornata a casa, dopo il suo lavoro da cuoca, si era messa a dormire suscitando l'ira di Cangini. Ne era nata una violenta lite al culmine della quale l'uomo aveva sferrato le 12 coltellate che avevano ucciso la compagna per poi andare a dormire. Era stato lo stesso 80enne, il giorno dopo appena si era svegliato, a chiamare il datore di lavoro della Kyrychok, che riteneva l'amante della donna, per informarlo del delitto. Lo riporta la stampa di oggi.

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