rotate-mobile
Cronaca

Omicidio Bernabini, l'assassino in fuga: ecco l'identikit

Continua la fuga dell'assassino che domenica mattina ha assassinato con due colpi di fucile alla nuca Leonardo Bernabini, il cesenate trovato senza vita nella sua auto nelle campagne di Covignano

Continua la fuga dell'assassino che domenica mattina ha assassinato con due colpi di fucile alla nuca Leonardo Bernabini, il cesenate trovato senza vita nella sua auto nelle campagne di Covignano. Gli inquirenti hanno tracciato l'identikit del presunto assassino, grazie alle testimonianze di alcune persone che lo hanno incrociato nelle campagne subito dopo il delitto. L'uomo è stato visto conversare al cellulare e non si esclude che qualcuno sia andato a prenderlo.

IL "BIONDINO" - Dove è stato ucciso Bernabini è una contrada molto piccola dove tutti si conoscono. Il volto di uno sconosciuto ha destato di conseguenza l'attenzione delle persone. A imbattersi nel killer sono stati alcuni agricoltori che stavano lavorando la terra e anche una donna che si stava recando al cimitero. Tutti lo hanno descritto come di un giovane trentenne di carnagione chiara, in quel momento a torso nudo, in forte stato di agitazione, e spesso al telefono. Si attendono anche le analisi sul fucile da caccia calibro 12 usato dall'assassino.

ARMA E TABULATI - L'arma è stata  ritrovata ad alcune centinaia di metri dal punto dove è stato ucciso Bernabini, occultata tra i cespugli. Non è da escludere che sul fucile un'altra firma lasciata dall'omicida. Ma gli inquirenti in queste ore stanno analizzando anche i tabulati telefonici. L'assassino avrebbe contattato telefonicamente il padre, al quale l'assassino ha chiesto aiuto. Testimoni lo hanno sentito mentre correva spaventato e al telefono gridava 'non so dove sono, vienimi a prendere'. Gli investigatori della Squadra Mobile mantengono il massimo riserbo, ma non è da escludere che il killer abbia le ore contate.

AUTOPSIA - Nel frattempo si è svolta l'autopsia sul corpo di Bernabini. Confermata la versione del testimone, ovvero che il cesenate è stato colpito da due posizioni diverse. Quello mortale è stato il secondo colpo, da dietro. L'esame è stato effettuato dal professor Giuseppe Fortuni. E' anche emerso che la vittima non ha lottato con l'assassino. Sul corpo non sono stati trovati nè lividi nè graffi. Quindi è stato colto di sorpresa.

BUSTA DI NYLON - Contemporaneamente le attenzioni degli inquirenti si sono focalizzate su una busta di nylon, trovata sul sedile posteriore della station wagon del 55enne. Gli uomini della Mobile stanno chiarendo se all'interno fosse avvolto il fucile usato dal killer. E nelle ultime ore gli inquirenti hanno scoperto che l'assassino aveva trascorso la notte alla discoteca "Classic". All'uscita avrebbe avuto una discussione.

 

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Bernabini, l'assassino in fuga: ecco l'identikit

RiminiToday è in caricamento