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Cronaca

Il killer di Mozzate a Rimini: trovato al lago Azzurro il cadavere di Silvio Mannina

E' arrivato intorno alle 11 al lago Azzurro Dritan Demiraj, il 29enne pasticciere albanese che lo scorso primo marzo ha ucciso a coltellate a Mozzate l'ex convivente Lidia Nusdorfi

Sorridente e tranquillo. Scortato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. E' arrivato intorno alle 11 al lago Azzurro Dritan Demiraj, il 29enne pasticciere albanese che lo scorso primo marzo ha ucciso a coltellate a Mozzate l'ex convivente Lidia Nusdorfi. L'extracomunitario, nel pomeriggio di mercoledì a Como, ha chiesto di parlare con gli inquirenti e, nel corso del lungo interrogatorio conclusosi verso le 19.30, ha vuotato il sacco, attribuendosi anche l'omicidio di Silvio Mannina.

LE RICERCHE - Sulla base delle dichiarazioni del killer giovedì mattina i carabinieri hanno organizzato un nuovo sopralluogo al lago Azzurro, alla presenza dell'omicida, per indicare agli inquirenti il luogo esatto della sepoltura. Dopo alcune ore, tra fango e acqua, ad una profondità di circa 50 centimetri, è stato rinvenuto il cadavere. Sul posto sono arrivati il pubblico ministero di turno, Stefano Celli, e l'avvocato che tutela il 29enne, Massimiliano Orrù.

LA CONFESSIONE - Secondo il racconto del 29enne, come era già stato ipotizzato, nella sera del 28 febbraio Demiraj e Monica Sanchi, la nuova fidanzata del pasticcere, avevano attirato con un inganno Mannina a Rimini per poi portarlo nella zona dell'ex cava In.Cal. System di San Martino dei Mulino dove, la scorsa settimana, si erano incentrate le ricerche dei carabinieri. Qui era nata una discussione, iniziata dal Demiraj per cercare di entrare in contatto con la Nusdorfi per parlare dei loro figli, e secondo il racconto dell'albanese i due erano venuti alle mani.

A scatenare l'ira del 29enne, sempre secondo quanto avrebbe dichiarato il killer, era stata la scoperta che nel cellulare di Mannina c'erano delle foto spinte della Nusdorfi e messaggi dal contenuto hard. Il 29enne avrebbe quindi perso la testa e, stando alle sue dichiarazioni, avrebbe preso a pugni il Mannina per poi strangolarlo. Dopo averlo ucciso, Demiraj ha sepolto il corpo del bolognese in un punto dell'ex cava per poi tornare a Rimini con la Sanchi e progettare, per il giorno successivo, l'omicidio della Nusdorfi.

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