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Cronaca

Omofobia, "Rimini Amore": scatta il blitz di Forza Nuova

Blitz di Forza Nuova nel cuore della nottata tra giovedì e venerdì nelle sedi riminesi di Arcigay "Alan M. Turing", Cgil, Anpi, Arci, Coordinamento Donne ed Associazione Rompi il Silenzio

Blitz di Forza Nuova nel cuore della nottata tra giovedì e venerdì nelle sedi riminesi di Arcigay “Alan M. Turing”, Cgil, Anpi, Arci, Coordinamento Donne ed Associazione Rompi il Silenzio, con una fitta affissione di manifesti a difesa della famiglia tradizionale e contro l'ostentazione patetica di una perversa e moderna cultura dell’ibridità sessuale. Si tratta delle associazioni promotrici della giornata “Rimini Amore”, in programma venerdì pomeriggio in piazza Cavour con ospite l'ex deputato di Rifondazione Comunista,  Vladimir Luxuria.

“Le perversioni vanno curate non manifestate”, “L'Italia ha bisogno di figli non di omosessuali”, “Stop vittimismo omosessuale”, “Difendiamo la famiglia tradizionale”, questi alcuni dei numerosi manifesti affissi di fronte alle sedi. Un blitz che ha coinvolto anche gli uffici del Comune e della Provincia di Rimini 'colpevoli', secondo Forza Nuova, di patrocinare “un evento osceno ed estraneo alla nostra cultura e alle nostre radici”: “Romana e cristiana l'unica cultura degna di patrocinio” recitano alcuni manifesti affissi all'ingresso di Palazzo Garampi.

“Fa riflettere – commenta il responsabile provinciale per Forza Nuova, Mirco Ottaviani – l'impressionante faziosità di amministrazione comunale e provinciale che, a dispetto di ruoli istituzionali e super partes, continuano a nutrire forti simpatie verso i gruppi di potere della dissoluzione e della devianza”. “E' una vera e propria sudditanza nei confronti delle potenti lobby gay – spiega – che con lo stratagemma del vittimismo intendono ispirare tenerezza e simpatia nell'opinione pubblica per le proprie bizzarre istanze”. “Forza Nuova – conclude – ritiene che l'unica cultura degna di patrocinio sia quella che ha plasmato il nostro territorio secondo i canoni di bellezza superiore nel solco della Tradizione Romana e Cristiana”.

LA CONDANNA - Volantini che il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore alle pari opportunità Nadia Rossi hanno simbolicamente strappato, per condannare l’inaccettabile azione. “E’ un gesto che non possiamo far passare sotto silenzio – ha commentato il sindaco Andrea Gnassi – Noi non siamo la città descritta in quei volantini. Noi siamo una città plurale, multietnica e democratica. Non possiamo fare finta di niente davanti un’azione del genere, portata avanti dagli stessi che hanno definito i Tre Martiri ‘i tre ladroni’. E’ una questione etica, morale, politica. Metteremo in campo tutte le azioni che riterremo opportune: abbiamo già fatto la segnalazione alla Digos e ho parlato con il Questore, perché se è vero che la libertà d’espressione va tutelata è altrettanto vero che certi gesti non vanno tollerati”. 

ANPI - Il presidente provinciale e il comitato provinciale Anpi Rimini, Daniele Susini, esprime "la più sentita solidarietà all'Arcigay e a tutta la comunità omosessuale e transessuale di Rimini, così come all'Amministrazione Comunale, alla Cgil e alla Casa della Pace che hanno trovato imbrattate le loro sedi con insulti omofobi e razzisti. La nostra città, medaglia d'oro al valori civile, è e rimarrà città aperta e accogliente, i Partigiani hanno combattuto perché ogni persona avesse il diritto di autodeterminarsi nel pieno delle sue libertà personali, queste intimidazioni, vili e vigliacche, non fermeranno un percorso che dovrà portare a maggior diritti e a leggi specifiche contro l'omofobia, così come oggi richiesto dalle massime cariche dello stato".


 

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