Operaio morì precipitando nel vuoto, il Gip dispone nuove indagini
I famigliari di Manuele Medri si sono opposti alla richiesta di archiviazione, la vittima perse la vita dopo un volo di oltre 12 metri
I famigliari di Manuel Medri, l'operaio 49enne vittima di un incidente sul lavoro, si sono opposti alla richiesta di archiviazione del procedimento penale in seguito al decesso del parente e il Gip del Tribunale di Rimini Benedetta Vitolo ha accolto la richiesta disponendo una nuova indagine. I congiunti di Medri, rappresentti dagli avvocati Denis Gori e Davide Grassi, avevano chiesto infatti di appurare le responsabilità penale dei titolari delle posizioni di garanzia della vittima e di valutare eventuali colpe o negligenze.Per questo il giudice ha rimandato gli atti in Procura con l'indicazione di svolgere una nuova inchiesta. Il dramma si era consumato il 9 settembre del 2020 quando Medri, che stava sistemando le ringhiere di un balcone al quarto piano di una palazzina di via Somalia a Viserba era precipitato nel vuoto. Secondo quanto emerso all'epoca, il parapetto si era improvvisamente staccato dai supporti che lo tenevano al muro e la vittima forse nel tentativo di non farlo cadere era stata trascinata fino a precipitare. Un volo di oltre 12 metri che non aveva lasciato scampo a Medri nonostante l'intervento del 118, che si era precipitato sul posto con ambulanza e auto medicalizzata e fatto alzare in volo l'eliambulanza da Ravenna, coi sanitari che avevano cercato disperatamente di rianimare il 49enne ma alla fine si erano dovuti arrendere a causa delle gravissime lesioni riportate nella caduta.