rotate-mobile
Cronaca

"Eden Brand" ricostruisce la filiera del falso: capi "tarocchi" finivano tra gli originali

Con la collaborazione delle competenti Autorità della Repubblica del Titano, le Fiamme gialle di Rimini hanno avviato accertamenti anche ai fini della quantificazione del giro d’affari

Sono stati impegnati oltre mille militari, appartenenti a 130 Reparti della Guardia di Finanza, ad una vasta operazione coordinata dalla Procura di Rimini finalizzata al contrasto della contraffazione di noti marchi di fabbrica. I finanzieri hanno eseguito martedì in 16 regioni italiane e - tramite rogatoria internazionale - nella Repubblica di San Marino a cura delle competenti autorità estere, oltre 350 perquisizioni disposte dall’autorità giudiziaria riminese nei confronti di operatori del settore dell’abbigliamento (fabbriche, stamperie e boutique), in relazione alle ipotesi di reato di contraffazione e immissione nel circuito del commercio di centinaia di migliaia di capi d’abbigliamento e accessori contraffatti di noti marchi (Thrasher, Pirex, Subprime, Adidas, Vans e Fila, alcuni dei quali molto in voga e richiestissimi tra i giovani).

IL VIDEO DEL BLITZ

Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini di polizia economica e finanziaria, condotte dai militari del Comando Provinciale di Rimini per risalire la “filiera del falso” (avviate dopo un primo intervento di sequestro di 1500 capi d’abbigliamento e alcuni clichè per la stampa dei loghi, operato nell’ottobre 2017 a Rimini), portano a far ritenere che gli indagati, quattro persone tutte riminesi, sfruttando la fraudolenta registrazione nel territorio della Repubblica di San Marino del marchio riconducibile a noti “brand”, già coperti però da tutela della proprietà intellettuale in ambito internazionale, avrebbero avviato una massiccia produzione di abbigliamento, da ritenersi perciò contraffatto, poi venduto al minuto ad ignari clienti su tutto il territorio nazionale, anche in boutique, confuso con i prodotti originali.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si riusciva così a vendere il prodotto contraffatto allo stesso prezzo dell’originale "e di generare in poco tempo cospicui profitti a danno della buona fede del consumatore finale e della leale concorrenza economica". Con la collaborazione delle competenti Autorità della Repubblica del Titano, le Fiamme gialle di Rimini hanno avviato accertamenti anche ai fini della quantificazione del giro d’affari conseguito dalle aziende coinvolte, che, comunque solo in pochi mesi, pare abbia già raggiunto il valore di alcuni milioni di euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Eden Brand" ricostruisce la filiera del falso: capi "tarocchi" finivano tra gli originali

RiminiToday è in caricamento