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Cronaca

Operazione strade sicure, l'esercito smobilita da Rimini

Dopo anni di supporto alle forze dell'ordine i militari non pattuglieranno più i punti sensibili del territorio

Ufficialmente il termine è quello di "rimodulazione del personale" ma, in pratica, dal primo febbraio la città di Rimini si troverà sguarnita dai militari dell'esercito impegnati nell'operazione "Strade sicure". Una doccia fredda dal momento che, in altre realtà della regione, il personale dell'esercito continuerà a svolgere i normali presìdi nei punti più sensibili del territorio. A Rimini i militari erano impiegati, in maniera particolare, per supportare le forze dell'ordine nelle aree strategiche del centro storico o più in particolare per monitorare l'area della stazione ferroviaria da sempre zona di spaccio e di profondo degrado specie nelle ore notturne. Soprattuto in questo secondo caso, la presenza dei militari è sempre stata percepita come un plus da quei viaggiatori che a ora tarda si trovavano davanti a marciapiedi praticamente deserto e con ombre inquietanti che popolavano le parti più buie di piazza Cesare Battisti. E' difficile capire, quindi, le motivazioni che hanno portato alla decisione di non utilizzare più i militari in un territorio come quello riminese che volente o nolente non è mai brillato per la sicurezza delle strade. "Non penso ci possano essere delle ripercussioni sulla sicurezza della città - ha commentato il Questore di Rimini, Francesco De Cicco- anche perche negli ultimi tempi abbiamo avuto un incremento nel personale della Questura e questo ci permette di effettuare tutti i servizisul territorio".

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