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Cronaca

Ora è ufficiale, torna il "lockdown soft": Emilia Romagna in zona arancione

Il Ministero della Salute chiarisce che il ministro Speranza firmerà in giornata una nuova ordinanza in vigore a partire da domenica

Torna il "lockdown soft" in Emilia Romagna. Da "zona gialla" si 'retrocede' in "zona arancione", fascia che implica maggiori restrizioni rispetto a quelle che vi sono state dal primo febbraio. Lo ha annunciato il Ministero della Salute, specificando che il ministro Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmera' in giornata una nuova ordinanza che andra' in vigore a partire da domenica. La Regione ha precisato che il nuovo Rt regionale, l'indice di trasmissibilita' del virus, e' salito a 1.06, "superiore alla soglia limite di 1". Dalle 5 alle 18 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande senza restrizioni, mentre dalle 18 alle 22, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice Ateco 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice Ateco 47.25)

Negozi, parrucchieri e centri estetici saranno regolarmente aperti. Nei centri commerciali, i negozi sono aperti dal lunedì al venerdì, mentre il sabato, la domenica e nei festivi restano aperti al loro interno solo supermercati, farmacie, parafarmacie e tabacchi. Tornano a chiudere le porte al pubblico i musei. Per quanto riguarda le biblioteche, i relativi servizi sono offerti su prenotazione, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica.

E' consentito muoversi senza autodichiarazione all'interno del proprio Comune, ma non è permesso spostarsi fuori da esso senza un comprovato motivo. Si può uscire con autodichiarazione dal proprio comune per lavoro, urgenza, salute, seconde case. Per quanto riguarda le visite a parenti o amici, ci si può spostare solo all'interno del proprio Comune, ma solo una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22 e al massimo in due persone (non rientrano nel calcolo i minori di 14 anni e i disabili). 

A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Restano chiuse palestre e piscine. Nessuna restrizioni per cerimonie religiose e funerali, ai quali si può partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e l'utilizzo delle mascherine.

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