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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Ospedale "Franchini", il Punto Rosa: "Non lasciate inascoltate 37mila firme"

Lunedì 9 gennaio i sindaci della Romagna voteranno la "bozza corretta" sul riordino della sanità nella Ausl Romagna

Lunedì 9 gennaio i sindaci della Romagna voteranno la "bozza corretta" sul riordino della sanità nella Ausl Romagna. "Con grande delusione e rabbia leggiamo che nulla è cambiato - attacca l'associazione Il Punto Rosa. - La "bozza corretta" dal Dott. Tonini sul riordino della sanità nella Ausl Romagna è una presa in giro per le 37.000 persone che hanno firmato la petizione delle associazioni Onlus Punto Rosa e di Crisalide in difesa della Chirurgia Senologica della nostra Provincia".

"Dopo tanti incontri col direttore, dopo i tanti ODG votati in consiglio comunale, dopo tante promesse, tutto è rimasto uguale - spiegano in una nota stampa. - Forlì fa l'asso piglia tutto. La bozza prevede, infatti, 'l’esistenza di una unica UOC, dotata di due UOS a Rimini (Santarcangelo) e Ravenna che operano negli ambiti territoriali delle rispettive Breast Unit'. Nulla è cambiato. Nella bozza iniziale si diceva che la nostra Chirurgia Senologica sarebbe stata una "articolazione" della Chirurgia Senologica di Forlì. Oggi recita che siamo stati dati "in dote" a Forlì: siamo una "dotazione" della Chirurgia Senologica di Forlì. Abbiamo perso la nostra autonomia. Così viene messa in discussione l'eccellenza di un servizio che è stato possibile raggiungere proprio per la coesione e libertà di ricerca dei professionisti della Chirurgia Senologica di Rimini. Il servizio verrà, lentamente, saccheggiato da Forlì per poter raggiungere lo stesso nostro livello di Eccellenza. Ad esempio, verrà smantellata la Radioterapia Intraoperatoria. A nulla sono servite 37.000 mila firme".

"Ancora una volta - concludono - la politica disprezza i bisogni e i diritti del popolo a cui non resta altra arma che esprimere il proprio disgusto nei modi e nei tempi che ci verranno concessi. Lo strappo tra la politica e il popolo si allarga sempre di più. La divaricazione è nei fatti. Sempre più vengono calpestati i diritti acquisiti, ma nessuno pensi che rimarranno a lungo impuniti i protagonisti di questa arroganza. Chiameremo qui le TV nazionali e quelle trasmissioni che hanno nel loro DNA la difesa dei diritti dei cittadini. Lunedì prossimo i sindaci della Romagna avranno la grande responsabilità di giudicare la nuova bozza scritta contro il diritto alla salute del popolo che non accetta che venga smantellata una Eccellenza esistente in funzione di un'alta ancora tutta da creare, a Forlì. La tristezza della politica è tutta nella difesa accanita del potere acquisito a scapito della sofferenza di tante donne colpite da una malattia che minaccia la vita. Ai sindaci chiediamo un atto di coraggio smarcandosi da logiche di potere in favore degli ultimi".

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