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Cronaca

Ospizio degli orrori, la Bulli si difende: "Sempre agito per il bene degli anziani"

Interrogatorio di garanzia per la titolare della casa di riposo di Mondaino arrestata la scorsa settimana durante un blitz dei NAS

Ha parlato per oltre due ore, davanti al gip nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Maria Luis Bulli la titolare della casa di riposo "La collina" di Mondaino arrestata la scorsa settimana dopo un blitz dei Nas. La 57enne, difesa dall'avvocato Roberto Brancaleoni, ha ribattuto punto su punto alle accuse che a vario titolo le vengono mosse tra cui abbandono di incapaci, maltrattamenti, abuso di mezzi di correzione, esercizio abusivo della professione, falsità ideologica, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, truffa e insolvenza fraudolenta. La Bulli, davanti al magistrato, ha spiegato che quella struttura rappresenta tutta la sua vita e che era operativa al suo interno dalla mattina alla sera, 7 giorni su 7. "Abbiamo sempre fatto tutto quello che era necessario per gli anziani ospitati", ha specificato l'amministratrice de "La collina" sottolineando allo stesso tempo di "lavorare al meglio" delle proprie capacità tanto che, nel corso del tempo, tanti sono stati gli attestati di stima sia da parte dei degenti che dei loro famigliari. 

A Mondaino l'ospizio degli orrori

Sulla questione dei farmaci scaduti o delle terapie farmacologiche non seguite, la Bulli ha spiegato che si è trattato solamente di un caso riguardante un medicinale difficile da reperire, per il quale serviva una specifica ricetta. Allo stesso tempo ha negato con forza che agli anziani venissero somministrati tranquillanti non prescritti affinchè non dessero fastidio. "La casa di riposo è tutta la mia vita" ha più volte spiegato la 57enne tanto che, per mancanza di tempo spesa ad accudire gli anziani, più volte si sarebbe addirittura dimenticata di seguire l'amministrazione e di incassare le rette. Sul fronte del cibo scarso o andato a male, inoltre, le uniche lamentele arrivate dagli ospiti secondo la donna sono arrivate nel periodo in cui la cucina era stata affidata a una ditta esterna che portava direttamente i pasti all'ospizio. Per il resto, ha puntualizzato, ci sono casi documentanti di degenti arrivati nella struttura denutriti e che poi hanno riacquistato il peso. Allo stesso tempo, sono documentate le fatture per migliaia di euro per l'acquisto del mangiare necessario agli anziani.

Da ultimo, l'amministratrice della casa di riposo ha anche sottolineato come i casi di piaghe sugli anziani siano stati tutti curati nel migliore dei modi e che le lenzuola utilizzate erano tutte di ultima generazione proprio per evitare problemi alla pelle degli ospiti. Allo stesso tempo, ha tenuto a spiegare come il cancello fosse regolarmente custodito per evitare che gli anziani potessero allontanarsi, precisando che comunque non era una struttura detentiva e che gli ospiti erano liberi. Nel caso, poi, che qualcuno riuscisse a sgattaiolare all'esterno erano tempestivi gli allarmi ai carabinieri.

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