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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Santa Giustina

Mezzo secolo con le mani in pasta, l’orefice del pane festeggia i 50 anni di attività professionale

Artefice di grandi sculture di pane, rappresentazioni sacre, torte da capogiro, sfilatini extralarge, Urbinati ancora adesso ama giocare con le forme della fantasia e dare vita all’impasto

Maestro panificatore, pasticciere, docente alla Fugar, artigiano della mollica, orefice del pane, maestro fornaio. Ogni definizione tecnica si addice perfettamente a Maurizio Urbinati, maestro fornaio che domenica 8 maggio festeggerà i 50 anni di attività professionale. Un autentico record, un traguardo da cerchiare con la matita rossa e blu e che rende bene l’idea di quanto Urbinati abbia dato a un mestiere così appassionante ma non privo di moltissimi sacrifici. Cinquant’anni sono un traguardo che meriterebbe davvero la scrittura di un libro - corredato da centinaia d’immagini - o, ancor meglio, la stesura di una sceneggiatura a coronare un impegno profuso senza mai risparmiarsi un solo giorno.

Del resto, il profumo e l’aroma del “suo pane”, quello che ogni giorno esce dai forni di Santa Giustina e trova posto - accanto a piadine, pizze, spianate, ciambelle, dolci e decine di altre specialità per ogni gusto e palato - sui banchi della rivendita collocata lungo la via Emilia e dietro le vetrine del locale di Santarcangelo di Romagna, hanno inondato le case di migliaia di riminesi e non solo dei riminesi.

Artefice di grandi sculture di pane, rappresentazioni sacre, torte da capogiro,  sfilatini extralarge e curioso collezionista di biciclette da lavoro - da vero cultore ne ha raccolte quasi sessanta - Urbinati ancora adesso ama giocare con le forme della fantasia e dare vita all’impasto: perché il pane è vita.

Nato in una famiglie umile, da padre contadino e madre casalinga - è il quarto figlio - Maurizio, con la partenza del fratello Giovannino per il servizio militare, comincia a dare una mano al padre nel governare le mucche nelle stalle e consegnare il latte in un piccolo punto di raccolta. Una volta cresciuto, sembra trovare la propria strada grazie all’impiego come aiuto-meccanico in un’officina poco distante da casa. Ma quella scelta non lo soddisfa e a fine aprile del 1972, appena 17enne, si presenta al cospetto di un fornaio di Rimini, Pozzi, che all’epoca cerca personale. L’offerta economica - 100mila lire alla settimana - fanno la sua felicità e così, senza porre altro indugio, accetta il lavoro a dispetto della famiglia che non condivide la decisione. In quel forno, Maurizio entra - ecco l’inizio della storia lunga 50 anni - proprio nel mese di maggio.

Seguono le nozze, nel 1978; la nascita del primo figlio, Manuel, nel 1982; l’inaugurazione, nel 1983, assieme al fratello Sergio, del Panificio Fratelli Urbinati a cui viene aggiunta la pasticceria. Nel 1987, si celebra la nascita del secondo figlio, Denis, e nel 1990 l’ampliamento del panificio e della pasticceria dopo aver acquisito il fabbricato dell’ex Consorzio Agrario di Santa Giustina. Nel 2006, il fratello Sergio si ritira in pensione e lascia il testimone al nipote Manuel. Padre e figlio iniziano quindi a lavorare fianco a fianco.

Oggi - a distanza di molte ore rubate al sonno, tanta costanza e molte rinunce - l’azienda fondata da Maurizio Urbinati conta 25 collaboratori e lui, il fondatore, festeggia, con pieno merito, i 50 anni di attività professionale. Dice di sé: “Il fornaio è un sogno nato 50 anni fa e che ho realizzato nel tempo con il sostegno della famiglia e con i sacrifici dei figli Manuel e Denis cresciuti nell’attività. Ma quando si è uniti, ogni sfida si può affrontare. Quando si è insieme si affronta tutto”.

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