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Cronaca

Pannelli solari, verso la liberalizzazione senza burocrazia. Montini: "Più flessibilità anche in centro storico"

Di default sarà possibile installare impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, mentre sarà necessaria l’autorizzazione, con procedure semplificate, per gli edifici considerati beni culturali

Liberalizzazione dei pannelli solari a livello statale. E ulteriori semplificazioni a Rimini anche per il centro storico. la svolta giunta dal governo è seguita con grande attenzione dall'assessora Anna Montini, che ha in capo la delega alla Transizione ecologica. “E’ notizia di oggi la conferma dell’orientamento da parte del Governo alla liberalizzazione per l’installazione dei pannelli solari, termici o fotovoltaici, sugli edifici - dice l'assessora Montini -. Una scelta illustrata dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta alla commissione parlamentare per la semplificazione in previsione della prossima definizione dell’atteso decreto energia, e che ha l’ambizione di sostenere quella svolta green diventata, finalmente, una priorità nell’agenda del Paese". Secondo le anticipazioni pubblicate da Italia Oggi, il governo prevede la definizione per legge di aree e immobili (come i siti industriali dismessi, le aree agricole abbandonate o non produttive da più di 5 anni) su cui di default sarà possibile installare impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, mentre sarà necessaria l’autorizzazione, seppur con procedure semplificate, per gli edifici considerati beni culturali.  

"Una linea, quella tracciata dal Governo, che è speculare a quanto il Comune di Rimini sta già prevedendo attraverso i suoi strumenti urbanistici - si addentra l'assessora Montini -. L’amministrazione sta lavorando per introdurre, nell’ambito delle osservazioni al Rue che sarà in approvazione nei prossimi mesi, la possibilità di offrire maggiore flessibilità per l’installazione del fotovoltaico in centro storico. L’obiettivo, pur tutelando le caratteristiche estetiche del centro storico, è di consentire la produzione di energia a livello diffuso anche nel cuore antico della nostra città, a vantaggio non solo di chi abita in centro, ma soprattutto delle tantissime attività commerciali e dei pubblici esercizi, costretti in questi mesi a fare i conti con bollette quasi raddoppiate per i noti e vertiginosi rincari dei costi dell’energia. Il drammatico conflitto in corso in Ucraina ha reso urgente e non più rinviabile una necessità che era già nota a più: occorre semplificare e agevolare le forme di produzione di energia alternativa e pulita”.

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