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Cronaca

Pantani ter, si torna a indagare sulla morte del ciclista

Si tratta di un fascicolo per omicidio, contro ignoti, aperto dopo l'invio dell'informativa della commissione parlamentare antimafia alla Procura riminese, nel 2019

La procura di Rimini torna a indagare sulla morte di Marco Pantani. Ci sono novità concrete? Al momento la certezza è che sia stata riaperta per la terza volta l'inchiesta sulla morte di Marco Pantani, il campione di ciclismo trovato cadavere il 14 febbraio 2004 nel residence Le Rose di Rimini. Si tratta di un fascicolo per omicidio, contro ignoti, aperto dopo l'invio dell'informativa della commissione parlamentare antimafia alla Procura riminese, nel 2019.  A scriverlo oggi sono alcuni quotidiani locali e la notizia è confermata all'ANSA dall'avvocato Fiorenzo Alessi, difensore della famiglia Pantani. Cinque anni fa l'inchiesta bis fu archiviata e l'omicidio escluso. Qualche tempo fa la madre del Pirata, Tonina Belletti, è stata sentita in Procura. 

"Accolgo con favore la riapertura del caso Pantani da parte della Procura di Rimini a seguito dell'informativa inviata dalla Bicamerale Antimafia". Afferma così il senatore Nicola Morra Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. "L'importante ed oneroso lavoro di audizioni - spiega Morra - svolto fino ad oggi dalla Commissione, anche attraverso il IV Comitato coordinato dal Sen. Giovanni Endrizzi, aveva come obiettivo di approfondire i tanti elementi che ancora dopo vent'anni rimanevano opachi, soprattutto in relazione all'ipotesi di omicidio. Con la riapertura del fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Rimini a seguito dell'invio dell'informativa inviata dalla Commissione dopo l'audizione di Fabio Miradossa, auspico che si possa giungere ad una conclusione dirimente, perché lo dobbiamo tanto alla famiglia di Pantani quanto alla memoria di un atleta fra i più celebrati dalla memoria popolare".

La morte di Marco Pantani 

Nel febbraio 2004, mentre i genitori partivano per una vacanza in Grecia, Marco Pantani raccontò ai suoi cari  di voler andare in vacanza in montagna, passando da Milano. Cambiata idea, decise di rientrare verso Rimini. Secondo quanto dichiarato da un tassista, il bagaglio di Pantani era costituito unicamente da una piccola busta in plastica, contenente medicinali. A Rimini, Marco Pantani prese alloggio inizialmente per una notte, poi per quattro, presso il residence "Le Rose". La sera del 14 febbraio 2004 fu ritrovato morto nella stanza D5 dell'edificio, oggi non più esistente perché demolito e sostituito da un hotel. L'autopsia rivelò che la morte era avvenuta fra le 11:30 e le 12:30, venendo causata da un edema polmonare e cerebrale, conseguente ad un'overdose di cocaina e, secondo una perizia effettuata in seguito, anche da psicofarmaci.

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