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Cronaca

Parco Eolico, passo in avanti nell'iter per realizzare il progetto. Darebbe energia per 120 mila persone

E' stato reso noto l’avviso con il quale viene presentata l’istanza per il procedimento della Via (Valutazione di impatto ambientale). Un passo cruciale per l’ottenimento delle autorizzazioni per la costruzione

Passo in avanti dell’iter relativo alla proposta di Energia wind 2000 di realizzare una centrale eolica offshore antistante la costa tra Rimini e Cattolica. Durante le scorse ore è stato reso noto l’avviso pubblico con il quale viene presentata l’istanza per il procedimento della Via (Valutazione di impatto ambientale). Un passo cruciale per l’ottenimento delle autorizzazioni per la costruzione. L’istanza è stata giudicata procedibile dal Ministero per la Transizione Ecologica e ora parte la fase per presentare eventuali osservazioni, ci saranno 30 giorni di tempo.

Il progetto della centrale eolica offshore è finalizzato alla produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento della forza del vento in ambito marino, utilizzando una tecnologia sviluppata a livello industriale, competitiva, largamente utilizzata in Europa. Secondo quanto riporta la scheda progettuale la produzione di energia annuale attesa supererà i 710 GWh e consentirà di coprire per il 43%-47% il fabbisogno di energia elettrica dell’intera Provincia di Rimini (relativamente ai dati 2018/2020) nonché il fabbisogno di elettricità di un territorio urbanizzato corrispondente a circa 120.000 abitanti, considerando un consumo statistico per abitante pari 6000 kWh/anno (comprensivo di consumi residenziali, industriali e altro).

I dettagli del progetto

L’energia elettrica sarebbe prodotta da 51 aerogeneratori di 6,45 MW di potenza ciascuno (complessivi 330 MW), di altezza massima dal medio mare compresa in un range di 210/220 metri, con diametro del rotore di 180 metri. La distanza minima degli aerogeneratori dalla costa varia da 11,2 km a 17,6 km a seconda delle alternative proposte e l’impianto si estende verso il largo sino a 33,3 Km. L’energia prodotta verrebbe trasferita dagli aerogeneratori con cavi sottomarini interrati sino a una stazione elettrica su piattaforma marina (distante dalla costa 17,6 km) in cui la tensione viene elevata da 66 kV a 380 kV. La stazione assolve sia funzioni tecniche sia di presidio in mare delle attività di monitoraggio, didattiche e turistiche associate al progetto. Dalla stazione parte un cavo sottomarino che raggiungerebbe terra. Il cavo arriverebbe in una buca giunti interrata dove secondo il progetto avviene la congiunzione tra il cavo marino e quello terrestre. Il cavo 380 kV terrestre figura interrato prevalentemente lungo viabilità esistente, e dopo un percorso di circa 11,6 km raggiungerebbe la Stazione Utente prevista in progetto, prossima alla Stazione Terna San Martino in Venti, esistente, ove è prevista la connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale.

La documentazione è disponibile per la pubblica consultazione sul Portale delle Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali Vas-Via-Aia (www.va.minambiente.it) del Ministero della transizione ecologica.

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