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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Parco eolico offshore, Italia Nostra invita a "riflettere prima di decidere"

L'impianto con 59 pale costerebbe 1 miliardo di euro e avrebbe una potenza stimata di 330 megawatt

Avviato il progetto per un parco di 59 eliche da posare al largo della riviera romagnola. L’investimento potrebbe arrivare a un miliardo di euro con una potenza prevista di 330 megawatt. Un progetto che al momento vede pareri contrastanti e, in una nota stampa, Italia Nostra invita a "riflettere prima di decidere". "È in corso una pesante campagna a favore della realizzazione del nuovo parco eolico offshore che dovrebbe sorgere davanti alla spiaggia di Rimini - spiega l'associazione. - 59 aerogeneratori alti all'apice della pala eolica 215 metri, il doppio del grattacielo di Rimini, che si staglieranno sull'orizzonte del mare con una selva di impianti, il più vicino dei quali a 10 km dalla costa. Per esperienza diretta e contrariamente a quanto dichiarato, gli impianti saranno infatti visibili, esattamente come è visibile la piattaforma estrattiva più vicina, che si trova a 17 km dalla battigia. Da quanto riportato dalla stampa nazionale, pare che la Provincia sia d'accordo e che già una quindicina d'anni fa, avesse deciso di studiare il progetto sulla piattaforma Azalea dell'Eni, che estrae metano dai giacimenti a 15 chilometri al largo delle spiagge romagnole.  Venne messo un anemometro e, sulla base delle risultanze, la Provincia fece un accordo con la società Energia Wind 2000. Il 4 luglio 2020 scadrà la possibilità per gli Stakeholders di presentare eventuali osservazioni od opposizioni  volte a tutelare i loro diritti attinenti gli usi pubblici del mare".

Italia Nostra ritiene che "la realizzazione di una infrastruttura così impattante col paesaggio pregiudicherebbe per sempre e in modo irreversibile l'attrattività turistica della Riviera, con grave danno per tutti, dai riminesi, ai turisti, alle strutture ricettive e alla pesca. Rimini nonostante la forte antropizzazione, negli ultimi anni ha iniziato un percorso di rinascita, culturale e turistica, che ha portato a migliorare notevolmente il territorio, costruendo un'offerta più ampia. Uno sforzo collettivo che ha visto e vede tuttora l'impegno di tutti i comuni della costa, delle associazioni di categoria e di tutte le maestranze che operano e lavorano su questo territorio, che ha già portato diversi benefici ad un'offerta turistica sempre più competitiva. L'ambiente e il paesaggio di un territorio sono beni inalienabili, specie per chi si propone sul mercato globale del turismo e, al solo visionare l'impatto inquietante dei _rendering_ pubblicati col progetto, Italia Nostra considera questa infrastruttura la pietra tombale sulle prospettive turistiche di Rimini. Per questo è importante che ci sia una presa d'atto, un'assunzione di responsabilità da parte di tutti coloro che rappresentano interessi collettivi rispetto a questa opera, la cui realizzazione è molto più vicina di quanto si immagini. Il tema, naturalmente, non può essere affrontato in modo ideologico - fossile sì, fossile no, energie pulite, energie rinnovabili - ma solo e unicamente in modo pragmatico, basandosi sulle esigenze reali e di lungo termine per lo sviluppo sostenibile ed equo dei territori.  Ed è in considerazione degli impatti sul territorio che Italia Nostra invita tutti a una seria riflessione".

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