Parì opportunità, il bilancio della consigliera: nel 2022 si registrano 18 casi di discriminazione sul lavoro
Tra i casi presi in carico: 10 per difficoltà di conciliazione casa/lavoro; 1 per molestie sessuali; 2 per violazione della privacy
In vista dell’8 marzo, “Giornata internazionale della donna”, la consigliera di Parità della Provincia di Rimini Adriana Ventura traccia un bilancio con i dati della relazione annuale. Guardando i dati dell’attività svolta dall’Ufficio della Consigliera di parità, va sottolineato quale premessa che si sono rivolte alla consigliera molte persone, uomini e donne, anche solo per esternare i propri disagi. I casi trattati sono stati 40 così distinti: 9 (3 uomini e 6 donne) per ricevere chiarimenti relativi alle norme di tutela. Sono stati presi incarico 32 casi di cui: 2 per violazione della privacy; 18 per discriminazione nel luogo di lavoro; 10 per difficoltà di conciliazione casa/lavoro; 1 per molestie sessuali (causa vinta in primo grado, è in corso il ricorso in appello da parte del datore di lavoro soccombente).
Anche i dati sulle dimissioni convalidate dall’Ispettorato del Lavoro sono coerenti con la tendenza degli anni precedenti: si sono dimesse al termine della maternità, o comunque nel periodo che prevede il divieto di licenziamento, 344 persone, di cui 241 mamme e 103 papà; i tipi di recesso sono: 323 per dimissioni volontarie; 16 per giusta causa e 5 per risoluzione consensuale. Sono stati 225 i genitori che si sono dimessi per difficoltà di conciliazione casa/lavoro.
"Assisteremo alla mobilitazione di tutta la società civile e alle numerose celebrazioni anche istituzionali; si faranno bilanci sulla “condizione femminile”, sul divario salariale, sul mancato accesso alle carriere, su molestie e discriminazioni sul posto di lavoro e sulla violenza maschile e femminicidi perpetrati contro le donne - dice la consigliare Adriana Ventura -. Un bilancio che da sempre, in questa speciale occasione, si fa “come addetti ai lavori”; lo facciamo come donne, lo facciamo con le donne che accogliamo nei nostri Uffici e agli sportelli addetti, nel momento “clou” in cui l’attenzione dei media è maggiormente concentrata su questi temi".
"Quest’anno, non sarà molto diverso dai precedenti, nel senso che non sono cessati gli episodi di violenza degli uomini contro le donne e le discriminazioni nei luoghi di lavoro; non è superato, di certo, il grande problema della fatica che grava sulle donne lavoratrici, schiacciate doppiamente tra lavoro e cura della famiglia: sono infatti le mamme lavoratrici che, in maggiore misura rispetto ai papà lavoratori, sono costrette a lasciare la propria occupazione per difficoltà a conciliare vita e lavoro".
"È evidente che nel nostro territorio si registra una sofferenza nel rendere compatibili il lavoro e la cura della famiglia. Ed è importante che le donne possano scegliere serenamente e liberamente di lavorare e occuparsi allo stesso tempo dei propri cari. Le donne rappresentano una risorsa chiave per lo sviluppo dell’economia e del benessere collettivo: più donne lavorano, migliore è l’impatto sul Pil e sulla produttività del Paese; ulteriori benefici provengono dall’aumento della richiesta di servizi, dalla cura dei bambini a quella della casa, e questo alimenta una ulteriore crescita nella domanda di lavoro, creando così un circolo virtuoso di lavoro e crescita. Il lavoro è una componente essenziale per la dignità della donna, ma è anche una risorsa fondamentale per la crescita economica e il benessere di tutti, non possiamo permetterci di perderla", conclude la consigliera.