"Pedonalizzare il lungomare entro il 2016 è essere scollegati dalla realtà"
Duro attacco del consigliere comunale del Pdl Gennaro Mauro. "Il presidente dell'associazione Rimini Venture Maurizio Ermeti fa a gara con il sindaco Gnassi su chi la spara più grossa in termini di suggestioni"
"Ipotizzare che nel 2016 si possa pedonalizzare il tratto di lungomare tra piazza Kennedy e piazzale Fellini significa essere completamente scollegati dalla realtà. Devo registrare che il presidente dell’associazione Rimini Venture Maurizio Ermeti fa a gara con il sindaco Gnassi su chi la spara più grossa in termini di suggestioni”. A prendere posizione è il consigliere comunale Gennaro Mauro (Pdl) che replica a quanto dichiarato da Ermeti in occasione della presentazione del Trc.
"Il governo di una città non può essere condizionata dagli “illusionisti di professione” giocolieri di parole che ci disegnano uno scenario da favola - prosegue Mauro. - Ho impressione che con la politica dei grandi proclami la sinistra voglia nascondere un’incapacità politica di amministrare la città. Paradossale è che per realizzare tutto ciò si chiede ad una classe imprenditoriale, caratterizzata - dicono i politici di sinistra - da un’alta propensione ad evadere fisco e contributi, di sostenere interamente gli oneri economici per disegnare il nuovo assetto del lungomare. Grave non rendersi conto che la congiuntura economica ha interessato negativamente tutti gli operatori del comparto turismo, dagli albergatori ai commercianti e agli operatori di spiaggia. La sfiducia degli imprenditori è palpabile, in un periodo di incertezze come quello che stiamo vivendo e di mancanza di garanzia sulla questione delle concessioni demaniali, davvero è un freno per chiunque voglia investire ammesso che ne abbia le risorse. A Ermeti che sogna parcheggi sotterranei da realizzare entro il 2016 per rendere il lungomare di marina centro un’oasi di verde, gli ricordo che la riqualificazione del lungomare Spadazzi a miramare è ormai definitivamente tramontata. Non si possono invocare l’intervento dei privati con project financing quando questi non hanno una sostenibilità economica. Non prendiamoci in giro. Gli “enfat prodige” della sinistra nostrana devono utilizzare le proprie energie per fare bene il mestiere per il quale sono stati chiamati a svolgere dai cittadini, in buona sostanza meno protagonismo e più concretezza".
"Come non ricordare - conclude il consigliere - che viviamo in una città che impiega 10 anni per progettare e realizzare un ponte sul deviatore del Marecchia e ora che per sta per collassare non si ha ancora idea di come intervenire e con quali risorse economiche, che attende di vedere realizzato il cosiddetto “Polo del Benessere di Miramare” che naturalmente dopo otto anni non esiste, dove non si pone il problema che il TRC così come verrà realizzato - senza il prolungamento su corsia dedicata fino ai padiglioni della fiera - diventa un’opera incompleta e scarsamente fruibile, dove scompaiono gli interventi rivolti a decongestionare il traffico nell’ultimo tratto della via Marecchiese. Apriamo gli occhi sulla realtà prima che sia troppo tardi".