Pedopornografia sul web, scoperta rete 'invisibile': un indagato a Rimini
E' di 4 arresti e cinque denunce il bilancio di un'operazione anti-pedofilia condotta dalla Procura distrettuale di Catania. Gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno scoperto una rete "invisibile", chiamata "deep web"
E' di 4 arresti e cinque denunce il bilancio di un'operazione anti-pedofilia condotta dalla Procura distrettuale di Catania. Gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno scoperto una rete "invisibile", chiamata "deep web", attraverso la quale agiva il gruppo. Due arresti sono stati eseguiti a Roma, entrambi in flagranza di reato, dove c'e' una terza persona indagata; uno a Torino, dove ci sono altri tre indagati; e uno a Rimini.
La quarta persona arrestata, destinataria di ordine di carcerazione, è una casalinga piemontese, con legami familiari con l'uomo catturato a Torino, trapiantata nel Catanese che era già detenuta per analoghi reati. Per questo il provvedimento le è stato notificato in carcere. Gli altri indagati non arrestati apparterrebbero al gruppo ed erano in contatto con l’arrestato piemontese anche sul “Deep Web” perché “fortemente interessati a quel particolare tipo di materiale pedopornografico realizzato accostando in maniera sacrilega gli abusi sui minori agli oggetti religiosi”.
Gli indagati dovranno rispondere, vario titolo, dalla Procura di produzione, commercio, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico, e di abuso su minori di eta' inferiore ai 10 anni. Le violenze sessuali contestate sono quelle commesse per creare le immagini pedopornografiche da immettere sul mercato web.