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Cronaca

Per sfuggire alla furia del compagno violento si rifugia in una caserma dei carabinieri

L'uomo, indagato per maltrattamenti in famiglia, tornando a casa sotto l'effetto di alcol e droghe non esitava a picchiare a sangue la compagna

Per sfuggire alla furia del suo aguzzino, che non esitava a picchiarla e a maltrattarla, era scappata di casa per poi rifugiarsi in una caserma dei carabinieri dove grazie al supporto dei militari dell'Arma aveva trovato il coraggio di denunciare il suo ex compagno. La storia tra i due era naufragata a causa dei comportamenti violenti dell'uomo, un 32enne, che durante la convivenza tornava spesso a casa ubriaco e sotto l'effetto degli stupefacenti. La vittima era così costretta a subìre ogni tipo di angherie alle quali si aggiungevano le minacce di morte col compagno che era solito prometterle di "spaccarle la testa con un martello". Per la donna, madre di na bambina piccola, una vita d'inferno culminata lo scorso novembre con l'ennesima aggressione. Secondo quanto emerso, anche quella volta il 32enne era tornato a casa ubriaco sfogando la sua furia sulla compagna picchiandola a sangue e ferendola al volto e alle braccia con dei morsi. La donna era riuscita a fuggire di casa, rifugiandosi per chiedere aiuto in una caserma dei Carabinieri. Le successive indagini della Squadra mobile, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno permesso di trovare pesanti indizi a carico del 32enne indagato per maltrattamenti in famiglia tanto che il gip del Tribunale di Rimini ha emesso nei confonti dell'uomo un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla vittima.

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