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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Picco di enterococchi in mare, stop ai tuffi alla foce del rio Melo

I risultati emersi dopo il primo campionamento effettuato da Arpae, si attendono gli esiti delle controanalisi

E' scattato nella mattinata di mercoledì, in seguito ai risultati dei campionamenti effettuati da Arpae, il divieto di balneazione alla foce del rio Melo di Riccione. Secondo qunato emerso, dai prelievi effettuati nella giornata di lunedì sarebbe emerso un picco di enterococchi tale da fare disporre lo stop ai tuffi. L'area interesata è la parte sud del portocanale. Nella giornata di mercoledì Arpae ha effettuato dei nuovi campionamenti nelle acque contaminate e, nei prossimi giorni, usciranno i risultati.

"La qualità delle acque del mare nel porto canale di Riccione è eccellente. Questa è la classificazione di qualità dell’acqua di balneazione stabilita dal Ministero della Salute - ha precisato l'amministrazione comunale nel commentare il picco di enterococchi. - Questo è l’elemento oggettivo e inconfutabile che conta, in quanto i numerosi prelievi effettuati nel quadriennio 2016/2019, e confermati anche per la stagione in corso, hanno evidenziato un mare che gode di ottima salute. I controlli scrupolosi sono stati ininterrotti durante la stagione estiva secondo il calendario regionale, ma anche nei mesi antecedenti la stagione estiva, l’Amministrazione si è prodigata nel svolgere una serie di azioni volte a garantire la buona qualità delle acque del nostro litorale. Nel caso particolare relativo al campionamento effettuato da Arpae lunedì 9 settembre al porto canale, e che il giorno successivo ha evidenziato, come rilevato dall’Ausl un lieve superamento dei limiti di enterococchi, in quanto si tratta di  609 MPN /100 ml, va sottolineata una chiara incongruenza che, anche in virtù dell’incontro tecnico, seppur tardivo, dello scorso agosto tra Regione ed enti interessati, andrebbe chiarita".

"A seguito della comunicazione telefonica dell’Ausl agli uffici comunali all’ambiente alle ore 15.36, alla quale è seguita alle 16.19 la comunicazione ufficiale con la proposta di emissione di ordinanza - ricostruisce l'amministrazione - alla richiesta del Comune avanzata ad Arpae di ripetere il campionamento, al fine di verificare se i valori sopra i limiti fossero effettivamente di breve durata in modo da accelerare l’emanazione della relativa ordinanza di revoca del divieto temporaneo di balneazione, la risposta ottenuta è stata che la normativa regionale prevede che la ripetizione dei campioni possa avvenire solo in un arco di tempo prestabilito. Insomma oltre l’orario consentito ( 09.00-16.00) non è stato possibile procedere ad un ulteriore campionamento. Trasparenza e capillarità dell’ informazione diventano dunque quantomeno urgenti per venire a capo di un percorso che ad oggi, purtroppo non fotografa in tempo reale quanto accade sullo stato di balneabilità delle acque. Tanto più se, come nel caso specifico del campionamento al porto canale, tutti i riscontri richiesti dagli uffici comunali hanno dato esito negativo. Nessuna anomalia è stata registrata".  

"Il gestore del servizio depurativo e fognario Hera - conclude il comune - non ha rilevato la presenza di scarichi fognari attivi. Non ci sono state peraltro segnalazioni all’Ufficio Locale Marittimo o registro di attività nei giorni immediatamente antecedenti alla data di prelievo tali da metterli in relazione con i valori registrati. Come amministrazione comunale continueremo a far sentire la nostra voce presso tutti gli enti preposti, la sicurezza e la tranquillità dei nostri turisti, cittadini e operatori sono un’indiscutibile priorità. Per questo ribadiamo che il mare è pulito controllato, serve però una comunicazione e una operatività più snella e tempestiva. Una collaborazione proficua e reale tra enti". 

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