Picnic di protesta per dire no all'allevamento di Maiolo. Raccolte quasi 50 mila firme
Prosegue la battaglia del “Comitato per la Valmarecchia” per dire stop all’allevamento intensivo di polli di Maiolo
Prosegue la battaglia del “Comitato per la Valmarecchia” per dire stop all’allevamento intensivo di polli di Maiolo. Nella giornata di domenica (19 marzo) si è svolta una manifestazione presso la Cavallara di Maiolo, alla quale hanno partecipato circa 200 persone. Partecipanti non solo dalla vallata, ma sono giunti per esprimere la propria contrarietà anche da Santarcangelo e dalle località costiere. Sono apparsi numerosi striscioni e cartelli di protesta. Intanto la petizione per esprimere la contrarietà continua a crescere: hanno firmato quasi 50 mila cittadini, una cifra che va ben oltre alla popolazione e alle logiche della vallata. Per un progetto che sta interessando un largo territorio.
Questa la nota emessa dagli organizzatori che protestano contro l’allevamento Fileni: “No agli allevamenti sì alla bellezza” con queste parole si conclude la poesia di Martino letta all’evento promosso. Un appuntamento che ha visto lo svolgimento di un picnic all’aria aperta con condivisione di cibo e bevande seguito da interventi sul prato che, come in un parlamento su erba esteso a tutti, si sono susseguiti uno dopo l’altro.
“L’aver raggiunto un numero di firme così elevato è un obiettivo che – sostiene il Comitato – va nella direzione ben precisa: questa battaglia non è locale ma nazionale in quanto è risaputo che in Italia non c’è bisogno di creare nuovi impianti di allevamenti intensivi avicoli. Il fabbisogno è più che mai soddisfatto e ogni nuovo impianto nasce solo per l’esportazione”.